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Obbligo Vaccino

Tutti i miliardi di Commissione, Bei e Stati Ue per finanziare i vaccini anti Covid

Il punto sui finanziamenti dell'Unione europea per i vaccini anti Covid e l'ultima iniziativa di Commissione Europea e Global Citizen

 

Il “Global Goal, Unite for our Future” organizzato dalla Commissione Europea e Global Citizen ha mobilitato 6,15 miliardi di euro in finanziamenti aggiuntivi per aiutare a sviluppare e garantire un accesso equo ai vaccini, ai test e ai trattamenti del coronavirus. I fondi raccolti sosterranno anche la ripresa economica nelle regioni e comunità più fragili del mondo.

Tale importo comprende un impegno di 4,9 miliardi di euro da parte della Banca europea per gli investimenti (Bei), in collaborazione con la Commissione europea, e 485 milioni di euro impegnati dagli Stati membri dell’Ue. Ciò porta gli impegni totali nell’ambito della maratona di impegno e di risposta globale del Coronavirus, lanciata dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen il 4 maggio, a 15,9 miliardi di euro.

Sono diventati ormai più di 140, secondo l’elenco aggiornato dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), i candidati vaccini anti Covid-19 allo studio nel mondo e sono già
13 quelli arrivati alla sperimentazione sull’uomo.

Recente l’annuncio dalla Gran Bretagna di un nuovo candidato vaccino giunto alla sperimentazione clinica. Lo ha messo a punto l’Imperial College di Londra con il finanziamento dell’ organizzazione non governativa Uk Research and Innovation (Ukri). E’ un vaccino basato sul materiale genetico del virus, l’Rna, e che nei test sugli animali ha dato risposte incoraggianti. Nel frattempo negli Emirati Arabi Uniti è arrivato alla fase 3 della sperimentazione il vaccino cinese dello Wuhan Institute of Biological Products, basato sul virus inattivato. A darne notizia l’azienda China National Biotec Group (Cngg), responsabile dello sviluppo del vaccino. Dei 13 candidati vaccini giunti ai test sull’uomo, quindi, due sono nella fase 3; cinque sono cinesi, quattro americani, e quattro arrivano dal vecchio continente (due dalla Gran Bretagna, uno da un’azienda attiva fra Germania e Stati Uniti e uno dalla Russia).

“I vaccini, i test e le terapie devono essere disponibili, e a prezzi accessibili per tutti”, hanno detto i leader europei, dalla cancelliera tedesca, Angela Merkel, al premier spagnolo Pedro Sanchez, al presidente francese Emmanuel Macron, al premier britannico Boris Johnson.

Per gli Usa Kelly Craft ambasciatore Usa a Onu, che ha annunciato altri 545 milioni di dollari in fondi per aiutare a combattere la pandemia Covid-19 e per prevenire future pandemie. “Nessuno è salvo fino a quando non sono salvi tutti”, questa crisi “è un test per i nostri valori e per l’umanità”, ha detto il segretario generale Onu Antonio Guterres.

Intanto è di oggi la notizia che il Brasile ha iniziato a sperimentare sugli esseri umani il vaccino anti-coronavirus messo a punto dall’Università di Oxford, in collaborazione con l’azienda Advent Irbm di Pomezia. I test vengono effettuati nelle città di Sao Paulo e Rio de Janeiro. Saranno somministrate 3.000 dosi in tutto, riporta la Cnn, a volontari di età compresa tra 18 e 55 anni che operano nei settori più a rischio. Tra loro vi sono quindi medici, infermieri e autisti di autoambulanze.

L’agenzia brasiliana per la salute (Anvisa) aveva autorizzato nelle scorse settimane il gigante farmaceutico AstraZeneca a condurre i test. Secondo l’Università federale di Sao Paulo lo studio del vaccino potrebbe durare fino a un anno. Il vaccino di Oxford è anche il primo giunto alla fase 3 della sperimentazione, la più avanzata, e nuovi test sono previsti a breve in Sudafrica, in collaborazione con l’Università del Witwatersrand (Wits), secondo quanto riportato da Al Jazeera.

 

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