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Tribunale Brevetti Milano

Tribunale europeo dei brevetti, il governo sostiene Milano in lizza per la terza sede

Il 1° giugno 2023 sarà operativa la nuova giurisdizione brevettuale europea e la città di Milano è candidata ad ospitare la (terza) sede del Tribunale Unificato dei Brevetti. "Su questo dossier c’è la massima attenzione politica", assicura Amedeo Teti, direttore generale al ministero per le Imprese e del Made in Italy

 

Rush finale per Milano, candidata per la terza sede del Tribunale Unificato dei Brevetti (Tub), l’organismo incaricato di dirimere le controversie legate ai brevetti.

Il primo giugno 2023 sarà avviato il nuovo sistema brevettuale europeo. Regime che garantirà una protezione dei diritti di proprietà intellettuale in Europa più semplice e conveniente, grazie all’introduzione di uno sportello unico per la registrazione dei brevetti in Europa e all’istituzione di un sistema unificato di risoluzione delle controversie.

Per ora il Tub avrà due sedi centrali, a Parigi e Monaco, mentre Lussemburgo ospiterà la Corte d’appello. L’accordo intergovernativo sul Tub però prevedeva una terza sede centrale a Londra. Una prospettiva tramontata a causa della Brexit che ha aperto la strada alla candidatura italiana di Milano.

Un’assegnazione su cui il governo Meloni è a lavoro.

“Su questo dossier c’è la massima attenzione politica in vista dell’adozione da parte della governance del Tribunale della decisione sulla creazione di una terza sede centrale che sostituisca quella di Londra a seguito della Brexit. Si tratta di un dossier strategico, che vede come capofila il Maeci, che rappresenta l’Italia nel Comitato Amministrativo del TUB, operando in stretta collaborazione con il Ministero Giustizia, il MiMIT, il MEF ed il Dipartimento per le politiche europee”.

È quanto ha sostenuto Amedeo Teti, direttore generale per la tutela della proprietà industriale – Ufficio italiano brevetti e marchi del MiMIT, intervenuto nel corso del convegno “Tribunale Unificato dei Brevetti – perché è giusta e sostenibile la (terza) sede a Milano” tenutosi il 31 gennaio presso la Fondazione Eni Enrico Mattei.

Al convegno, organizzato dagli avvocati Angela Lupo e Carlo Dattilo di Leitframe, sono intervenuti tra gli altri: la professoressa Laura Cavalli della Fondazione Eni Enrico Mattei; l’avvocato Rosanna Ricci di Lexacta Global Legal Advice e Francesco Salerno, professore di diritto commerciale dell’Università di Foggia.

IL SISTEMA BREVETTUALE EUROPEO

Il sistema brevettuale europeo, che promette di generare un aumento di 1,8 miliardi di euro nei flussi annuali degli investimenti esteri diretti in entrata nell’Ue, mira a ridurre i costi delle protezione dei brevetti, a vantaggio delle imprese, e a promuovere la ricerca e l’innovazione, sostenendo allo stesso tempo la transizione verde e digitale, sottolinea l’Ansa. Al momento del suo lancio, il brevetto unitario coprirà solo 17 Paesi dell’Ue sui 25 aderenti all’iniziativa. Oltre all’Italia, figurano Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Malta, Svezia, Danimarca, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Portogallo, Austria, Bulgaria, Slovenia.

LA CANDIDATURA ITALIANA DI MILANO PER LA TERZA SEDE DEL TRIBUNALE UNIFICATO DEI BREVETTI

“Ai fini dell’entrata in vigore dell’Accordo TUB, è stato già riconosciuto che dopo l’uscita del Regno Unito dall’Accordo nel 2020, l’Italia rappresenta il terzo paese Ue firmatario, dopo Germania e Francia, che nell’anno di riferimento, cioè il 2012, aveva il maggior numero di brevetti europei in vita. Senza la ratifica italiana non sarebbe stato quindi, possibile nemmeno avviare la fase di applicazione provvisoria dell’Accordo. Questo è un primo dato importante da cui partire per far valere le nostre ragioni” ha spiegato Teti a sostegno della candidatura di Milano quale terza sede del Tribunale Unificato dei Brevetti.

“Forti di questo dato, che è incontrovertibile, rivendichiamo oggi a pieno titolo l’assegnazione delle competenze tecnologiche di Londra a favore di Milano nei settori delle necessità umane, della chimica e metallurgia. Milano ha tutte le carte in regola per svolgere tali nuovi compiti. Inoltre, non vi sono altre candidature concorrenti contro Milano per ospitare la terza sede. E questo è un secondo elemento di fatto da considerare positivamente. I locali dove sarà ubicata la sede locale del TUB a Milano, in via di San Barnaba, sono ampi e pronti fin da ora ad ospitare anche la terza sede centrale” ha aggiunto il dirigente del Ministero delle Imprese e del made in Italy.

IL NOSTRO PAESE “INNOVATORE MODERATO” NELLA VALUTAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA

L’Italia sul piano della dell’Innovazione si sta giocando il proprio ruolo di paese inventore per eccellenza.

Se consideriamo il “Quadro europeo di valutazione dell’innovazione 2022” realizzato dalla Commissione europea, il nostro paese risulta al 16° posto tra i 27 paesi europei con un risultato inferiore alla media europea e si classifica come “innovatore moderato”. Lo score, pari al 91,6% della media UE, è però superiore alla media degli innovatori moderati (89,7%) e con un tasso di crescita superiore a quello europeo (17,4% contro una media UE del 9,9%) che sta consentendo al nostro Paese di ridurre il gap con i Paesi classificati come “innovatori forti” e “leader dell’innovazione”.

Ma se andiamo a vedere la classifica delle performance negli intellectual asset (come le richieste di brevetti), il nostro paese insieme ad altri due paesi innovatori moderati (Estonia e Malta) registra prestazioni superiori alla media dell’Ue.

LOMBARDIA REGIONE NUMERO UNO IN ITALIA PER DOMANDE DI BREVETTO

Questo risultato è certificato anche dall’aumento di domande di brevetto dall’Italia. Le domande di brevetto provenienti dal nostro paese e dirette all’European Patent Office (Epo) nel 2021 sono cresciute del 6,5% anno su anno secondo le statistiche di Epo Patent Index pubblicate lo scorso aprile.

Nel 2021 aziende e inventori italiani hanno depositato presso EPO un totale di 4919 domande di brevetto, il numero più alto mai registrato fino ad oggi. Il settore dei trasporti in Italia si conferma quello con le più alte richieste (400), quello delle misurazioni è il settore a maggiore crescita insieme al Med-tech (Medical Technology). I due Paesi europei che hanno presentato più domande a EPO, Germania (+0,3%) e Francia (- 0,7%), sono rimasti pressoché stabili lo scorso anno.

Quattro regioni italiane sono entrate tra le prime trenta regioni europee in base alle domande di brevetto all’EPO: Lombardia (12° posto), Emilia-Romagna (18°), Veneto (22°) e Piemonte (30°).

Nonostante la quota su tutte le domande di brevetto italiane sia diminuita dal 33,4 al 31,5%, la Lombardia rimane la regione numero uno in Italia per le domande di brevetto, seguita dall’Emilia-Romagna con una quota del 16,7% e dal Veneto (quota del 13,1%). Queste tre regioni rappresentano oltre il 60% di tutte le domande di brevetto dall’Italia a EPO.

MILANO, TERZA SEDE PIÙ GIUSTA PER IL TRIBUNALE UNIFICATO EUROPEO DEI BREVETTI

E Milano, capitale della produzione italiana dove vengono in assoluto registrati il maggior numero di brevetti, sarebbe quindi la terza sede più giusta del Tribunale Unificato Europeo dei Brevetti.

Tre anni fa, nel novembre 2017, l’Italia perse per un soffio la possibilità dell’assegnazione, proprio a Milano, della sede dell’Ema, l’Agenzia europea del Farmaco. Sarebbe una disdetta per Milano e l’Italia farsi sfuggire l’assegnazione di un altro importante organismo, una delle tre sedi del Tribunale Unificato dei Brevetti.

LE RICADUTE PER L’ITALIA

Infine, “Le ricadute positive per l’Italia con l’attribuzione della terza sede a Milano, sarebbero significative” conclude l’avvocato Teti.

“Da un lato il riconoscimento della sede centrale a Milano riequilibrerebbe l’attuale sbilanciamento che esiste tra i Paesi UE rispetto alle sedi di organizzazioni europee attive nel settore della Proprietà Intellettuale, tenuto conto delle prerogative già assegnate alla Germania, che ospita l’ Ufficio Europeo dei Brevetti, e alla Francia, che ospita l’Ufficio comunitario delle varietà vegetali (CPVO) nonché si è vista attribuire una sede centrale del TUB con competenze di importanza strategica elevata. In questo modo il nostro paese acquisterebbe più visibilità e reputazione nel settore 3 della protezione della creatività e dell’innovazione” evidenzia il dirigente del Mimit.

Dall’altro “Per Milano e la Lombardia, in particolare, si genererebbe un indotto economico positivo grazie all’attività accresciuta per gli studi di consulenza e legali, le strutture di servizi accessori e di ospitalità, con potenziale incremento occupazionale a livello locale, nonché si creerebbero occasioni ulteriori di specializzazione per laureati, imprese e ricercatori nel settore dei brevetti. Inoltre, ciò favorirebbe l’attrazione di nuovi investimenti, anche dall’estero. Ricordiamoci che la Lombardia è tra le regioni manifatturiere più competitive d’Europa” conclude Teti.

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