Malgrado possa essere presto bandito negli Usa, dove la Cina ha ormai più nemici che amici, TikTok non solo non si piega ma addirittura rilancia con una sfida al suo più influente rivale: Instagram.
Novità
Come riferisce Bbc, la compagnia ha appena reso noto di essere al lavoro su uno “spazio dedicato” alle immagini e ai testi. E già alcuni utenti sono stati raggiunti da notifiche che li avvisavano che le loro foto saranno condivise nelle “TikTok Notes”.
Questo è l’ultimo esempio di social media che si imitano e si copiano tra loro, come fece Instagram quando nel 2020 lanciò i Reels.
Questo, spiega a Bbc Mike Proulx, direttore di ricerca di Forrester, “è un fenomeno strisciante ma diffuso tra le piattaforme social”. E paga, come ha dimostrato Instagram quando ha copiato da Snapchat le ormai popolarissime “storie”.
Ma è lo stesso Proulx ad avvertire che l’esito non è scontato, come dimostra il fallimento in cui sono incorsi gli esperimenti tentati da Twitter.
Risultati record
La nuova mossa di ByteDance arriva in un momento particolarmente felice: i profitti nel 2023 sono cresciuti di ben il 60%, con una performance abbondantemente superiore rispetto a quella di altri colossi digitali come Tencent e Alibaba.
I profitti in un anno sono passati da 25 a 40 miliardi di dollari, come riporta Bloomberg citando fonti aziendali. Anche le vendite sono da record, essendo passate da 80 a 120 miliardi.
Risultati che secondo Bloomberg indicano che TikTok “è diventato uno dei giganti tech cresciuto di più nel 2023”.
Fondamentale è stata la conquista del mercato americano, dove la piattaforma vanta 170 milioni di utenti attivi.
America: volano o tallone d’Achille?
Ma è proprio negli States che cominciano i problemi di TikTok, i cui obiettivi di crescita in America devono fare i conti con la legge approvata a marzo dalla Camera dei Rappresentanti ma non ancora dal Senato che, se entrerà in vigore, metterà ByteDance di fronte a un aut aut: vendere i propri asset o essere bandita negli Usa.
E proprio mentre incombe questa scure si moltiplicano le voci di uno sbarco in Borsa, dove una società quotata 400 miliardi di dollari farebbe gola a molti.
Social very pop
Malgrado la navigazione incerta e i forti rischi politici, una cosa è sicura: TikTok ha conquistato i cuori degli americani.
Secondo i dati raccolti dal Pew Research Center, un terzo degli americani adulti lo usano, inclusa la maggioranza dei cittadini con meno di 30 anni. Ma la piattaforma è popolare anche nella fascia 30-49 anni (39%) e in quella 50-64 (24%).
Un’indagine dello stesso Pew condotta l’anno scorso scoprì inoltre che TikTok era la piattaforma che cresceva di più in termini di acquisizione di nuovi utenti.
Tutti pazzi per TikTok
Ma è tra i giovani e i giovanissimi che TikTok addirittura impazza. Nella fascia d’età 13-17 anni è il 63% a usarlo, e la maggioranza (58%) lo usa quotidianamente.
Una curiosità: la piattaforma è più apprezzata dalle ragazzine che dai coetanei maschi (uso costante 22% contro 12%), mentre dal punto di vista etnico sono gli ispanici i più drogati (32% uso costante) da raffrontare al 20% dei ragazzi afroamericani e al 10% di quelli bianchi.
Chi vuole uccidere TikTok
E siccome l’America è il Paese dalle mille contraddizioni, ecco che – sempre secondo i dati Pew – è il 38% degli americani a volere che la piattaforma sia bandita, contro il 27% che si opporrebbe.
Ma nel 2023 gli americani che volevano chiudere TikTok erano addirittura il 50%.
TikTok ha più nemici tra gli elettori del Partito repubblicano che tra i democratici: a volerlo bandire tra i primi è il 50% contro il 29% dei secondi.
Naturalmente solo il 18% dei minori americani è a favore del bando. I minori non votano, ma i genitori sì.