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Whatsapp Signal Esercito

Telegram fa lo sgambetto a WhatsApp con le chat

Su Telegram si può importare la cronologia chat dell'app rivale WhatsApp. Tutti i dettagli

 

Telegram assesta un bel tiro mancino alla chat di messaggistica rivale di Mark Zuckerberg.

L’app fondata dal russo Pavel Durov ha aggiunto la possibilità di importare la cronologia chat da WhatsApp. La “fuga” da WhatsApp verso Telegram si fa ancora più invitante. In questo modo infatti l’utente non perderà le conversazioni passate di WhatsApp se decide di cambiare servizio di messaggistica.

Su iOS la funzionalità è arrivata con la versione 7.4, rilasciata mercoledì e individuata da 9to5Mac, come racconta The Verge.

L’aggiunta di questa nuova funzione arriva quando Telegram riporta enormi aumenti del numero di utenti, con il servizio che ora vanta oltre 500 milioni di utenti attivi in ​​tutto il mondo.

A spingere gli utenti verso Telegram sembra essere stata la nuova politica sulla privacy di WhatsApp, che ha sollevato preoccupazioni sulla privacy per l’app di messaggistica di proprietà di Facebook. Tanto che Facebook ha deciso di posticipare al 15 maggio i nuovi termini sulla privacy per WhatsApp, concedendo di fatto tre mesi in più agli utenti per rivederle e accettarle.

Per gli utenti che passano da WhatsApp a Telegram, essere in grado di portare con sé la cronologia delle chat significa un ostacolo in meno al passaggio.

Tutti i dettagli sulla nuova funzionalità.

D’ORA IN POI LE CHAT DI WHATSAPP SI POSSONO PORTARE SU TELEGRAM

Telegram ha successivamente annunciato che la funzione è disponibile anche per Android.  Abbiamo verificato che su iOS puoi importare chat da WhatsApp nell’ultima versione (7.4.1) di Telegram e continuare la conversazione, purché ogni utente WhatsApp abbia un account Telegram.

NON SOLO WHATSAPP, ANCHE LINE E KAKAOTALK

Oltre a WhatsApp, è possibile importare anche le cronologie delle chat di Line e KakaoTalk, secondo il log delle modifiche iOS di Telegram.

COME FUNZIONA IL PROCESSO DI IMPORTAZIONE DELLE CHAT

Il processo di importazione funziona su base chat-by-chat, ma sembra funzionare sia per le conversazioni individuali che di gruppo, almeno con WhatsApp. Come spiega The Verge, per importare una chat dal servizio di messaggistica di Facebook su iOS, apri la conversazione pertinente e tocca il nome del gruppo o del contatto nella parte superiore della chat per aprire la relativa schermata delle informazioni. Da lì, l’opzione “Esporta chat” apre il foglio di condivisione iOS, dove vedrai l’opzione per selezionare Telegram. Quindi, scegli una chat di Telegram in cui importare i messaggi.

Nel frattempo su Android, Telegram nota che l’opzione “Esporta chat” di WhatsApp può essere trovata toccando il pulsante a tre punti in alto a destra di una chat, quindi selezionando “Altro”.

LE CHAT IMPORTATE IN TELEGRAM

I messaggi saranno importati nel giorno corrente ma includeranno anche date e orari originali. Tutti i membri della chat su Telegram vedranno i messaggi, si legge nel comunicato della società di Durov.

CONTROLLARE LA PROPRIA PRESENZA DIGITALE

Anche in questo caso, Telegram non perde occasione per lanciare una frecciatina al rivale WhatsApp. Nel comunicato la società rimarca infatti che “i tuoi dati sono solo tuoi, ed è per questo che gli utenti di Telegram non solo possono esportare le loro chat, ma anche cancellare i messaggi che inviano e ricevono per entrambe le parti – senza lasciare traccia”.

Con questo aggiornamento, secondo Telegram, gli utenti ottengono ancora più controllo: le chat segrete, i gruppi e la cronologia delle chiamate possono ora essere eliminati per tutte le parti in qualsiasi momento.

I PROBLEMI DELL’APP DI DUROV

Boom di utenti nelle ultime settimane, possibilità di importare chat dalle app rivali, ma non è tutto rose e fiori per Telegram.

Secondo il sito specializzato ArsTechnica, infatti, se si usa la chat da un dispositivo Android o, in alcuni casi, anche da un iPhone, Telegram consente a malintenzionati di trovare facilmente la posizione di un utente se abilita una particolare funzione, cioè quella che consente alle persone geograficamente vicine di connettersi.

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