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Tesla Intrattenimento

Perché gli Stati Uniti torchiano Tesla per il suo sistema di intrattenimento?

Cosa succede tra Tesla e il governo degli Stati Uniti? L'articolo di Carlo Terzano.

 

Non è certo un mistero che Tesla raccolga un sacco di dati, appena si entra nelle sue macchine super intelligenti. Ora, però, questi dati potrebbero essere usati a proprio svantaggio: li vuole leggere l’agenzia governativa NHTSA, acronimo di National Highway Traffic Safety Administration, che da più di un mese indaga sul sistema di intrattenimento montato sulle Tesla Model 3, S, X e Y del 2017-2022.

IN COSA CONSISTE IL SISTEMA DI INTRATTENIMENTO DI TESLA

A essere finito sotto la lente di ingrandimento di National Highway Traffic Safety Administration, autorità federale preposta alla sicurezza stradale, la funzione “Passenger Play” che la stessa Tesla ha reclamizzato come una console di bordo, accessibile direttamente dalla parte anteriore dell’abitacolo. Se il guidatore, considerata l’ampiezza dello schermo posizionato sul cruscotto, possa in qualche essere distratto da suoni e immagini di quanto gli accade sotto il naso mentre i passeggeri videogiocano, è ancora da chiarire. Al momento la NHTSA vuole infatti appurare un’altra cosa, ovvero se ci sono stati casi in cui a usare il sistema di intrattenimento di Tesla sia stato lo stesso guidatore.

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L’AGGIORNAMENTO MALANDRINO DI DICEMBRE

All’origine dell’inchiesta della National Highway Traffic Safety Administration un aggiornamento dicembrino del firmware delle auto che avrebbe sbloccato il sistema di intrattenimento delle Tesla anche mentre il veicolo si trovava in movimento. La finalità era ovviamente quella di intrattenere gli occupanti, ma la posizione del visore anteriore permetterebbe anche all’autista di farsi una partita in viaggio, mettendo in serio pericolo sia la propria incolumità, sia quella di altri automobilisti e di pedoni. Pare che Tesla con un disclaimer avvertisse dei pericoli e subordinasse l’uso del sistema di intrattenimento ai soli passeggeri, ma bastava un colpetto sul touch screen per avviare i videogame. Appena la NHTSA ha avviato la propria inchiesta, Tesla ha rilasciato un nuovo aggiornamento che ha nuovamente impossibilitato l’uso di videogiochi a macchina in movimento.

I DATI RACCONTERANNO COS’È ACCADUTO?

E qui entrano in gioco tutti i dati raccolti da Tesla, che potrebbero essere usati come “scatole nere” per far luce se vi siano stati episodi di quel tipo. L’Autorità federale ha chiesto a Tesla di farle avere entro il 4 marzo le informazioni raccolte nei “viaggi in cui si è verificato l’uso del videogioco mentre la strumentazione segnava che il veicolo era in marcia” nonché quelle sull’uso dei giochi in momenti in cui “i sensori del veicolo non rilevavano un occupante sul sedile del passeggero anteriore”. L’agenzia ha chiesto anche i dati sui momenti in cui “l’uso del videogioco avveniva in concomitanza con qualsiasi misura di intervento del conducente o qualsiasi misura di sicurezza attiva”.

TESLA VOLA ANCHE NEL 2021

La vicenda non impensierirà più di tanto Elon Musk, numero 1 del gruppo, che all’inizio di febbraio si recherà a Berlino per accelerare l’apertura della prima gigafactory sul suolo europeo. Gli affari, per Tesla, non sono mai andati così bene, nonostante il Covid e la carenza dei chip: l’utile netto è salito a 5,5 miliardi di dollari su ricavi per 53,8 miliardi, in deciso rialzo rispetto allo scorso anno quando le vendite si attestarono a 31,5 miliardi e l’utile a 721 milioni. Positivo anche il quarto trimestre, che si è chiuso decisamente al di sopra delle attese degli analisti. Le consegne sono salite dell’87% a 936.000 auto. Gli analisti stimano che Tesla potrebbe consegnare quest’anno 1,5 milioni di veicoli, in linea con il suo obiettivo di aumentare le consegne del 50% l’anno per un periodo prolungato. Un target per raggiungere il quale giocano un ruolo cruciale i nuovi impianti in Germania e in Texas per i quali Tesla ha messo sul piatto oltre 6 miliardi di dollari.

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