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Unioncamere E InfoCamere Lanciano La Call Rivolta A Start Up E PMI "Data-Driven Innovation

Startup innovative: dati e confronti. Report

Dati, tendenze e confronti sulle startup innovative. Che cosa emerge dall'ultimo report con i tutti i dati su Startup innovative relativo all’ultimo trimestre del 2021 

 

Le startup innovative sono soprattutto micro-imprese, vantando un valore della produzione medio di poco inferiore a 176,1 mila euro.

La Lombardia ospita oltre un quarto di tutte le startup italiane (26,6%).

Sono alcuni dei dati salienti che emergono dall’analisi realizzata dal Ministero dello Sviluppo economico in collaborazione con InfoCamere, Unioncamere.

È stato infatti pubblicato il report con i tutti i dati su Startup innovative relativi all’ultimo trimestre del 2021 che confermano la tendenza, già registrata durante tutto l’anno, della forte spinta all’innovazione nel nostro Paese.

L’analisi è stata realizzata dal Ministero dello Sviluppo economico in collaborazione con InfoCamere, Unioncamere

Nel quarto trimestre 2021 le Startup innovative inscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese risultano 14.077, con un capitale sociale in aumento rispetto al terzo trimestre (+24,5 milioni di euro, +2,68%), attestatosi in media a circa 65 mila euro a impresa.

Evidente anche il processo di digitalizzazione in atto. Il 75,7% delle Startup innovative fornisce infatti servizi alle imprese in specializzazioni digitali: 38,5% produzione di software e consulenza informatica, 14,3% attività di R&S e 8,9% attività dei servizi d’informazione. Anche il 16% di Startup innovative che operano nel manifatturiero si occupano principalmente di tecnologia, in particolare il 2,9% fabbricazione di macchinari, mentre il 2,3% fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici.

Tra le altre informazioni contenute nel rapporto:

  • Distribuzione territoriale: la Lombardia ospita oltre un quarto di tutte le startup italiane (26,6%). La sola provincia di Milano, con 2.629, rappresenta il 18,7% della popolazione, più di qualsiasi altra regione: superano quota mille il Lazio con 1.700, rappresenta l’12,1%, (in gran parte localizzate a Roma, 1.535, 10,9% nazionale) la Campania, con 1.290, 9,1% del totale nazionale, il Veneto con 1.110, 7,9% e l’Emilia Romagna con 1.063, 7,6%.Tuttavia, la regione con la maggiore densità di imprese innovative si conferma il Trentino-Alto Adige, dove circa il 5,5% di tutte le società costituite negli ultimi 5 anni è una startup.
  • Forza lavoro: i soci di capitale dell’azienda, rispetto al trimestre precedente, sono sensibilmente diminuiti (-0,7%) attestandosi poco sotto i 68 mila. Elevata la rappresentazione di imprese fondate da under-35 (il 18,8% del totale), mentre risultano sottorappresentate le imprese femminili: 13,2%, contro un 20,8% registrato nel complesso delle società di capitali.
  • Fatturato: le startup innovative sono soprattutto micro-imprese, vantando un valore della produzione medio di poco inferiore a 176,1 mila euro, dato in diminuzione rispetto al trimestre precedente. Ciò è anche dovuto al ricambio costante cui è soggetta questa popolazione: per definizione, le imprese “best-performer”, più consolidate per età e fatturato, tendono progressivamente a perdere lo status di startup innovativa.
  • Investimenti e redditività: come fisiologico, le startup innovative mostrano un’incidenza più elevata della media di società in perdita (oltre il 52,9% contro il 47,1% complessivo). Tuttavia, le società in utile mostrano valori particolarmente positivi in termini di redditività (ROI, ROE) e valore aggiunto. Inoltre, le startup innovative presentano un tasso di immobilizzazioni – uno dei principali indicatori della propensione a investire delle aziende – di circa sette volte più elevato rispetto alle altre aziende comparabili.

 

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