C’erano una volta i Dvd, supporti diffusissimi grazie alla loro capacità di archiviazione di gran lunga superiore a quella dei normali CD, che si erano a loro volta imposti sui floppy-disc, e potremmo continuare a ritroso. Anche i Dvd, in grado di entrare nelle case di miliardi di persone anche attraverso i mercati dell’home cinema e dei videogame, sono stati velocemente sostituiti dai Blu-ray, la tecnologia proprietaria di Sony, inizialmente costosissima, ma in grado di consentire al colosso nipponico di dominare il comparto dei supporti ottici. Almeno fino all’era del Cloud.
DVD E BLU-RAY SPARISCONO DAI NEGOZI
Una notizia passata in sordina, sebbene abbia inquietato soprattutto i cinefili, riguarda il fatto che col 2024 molte catene, tra cui l’americana Best Buy, abbiano deciso di disfarsi dei reparti DVD e Blu-ray, che anche da noi vengono sempre più spesso relegati al cestone delle offerte. I rivenditori destinano le rimanenze ai negozi online, preferendo riservare le preziose scaffalature fisiche a merci che si vendono più facilmente. E questo peraltro ha fatto schizzare del 30% il valore dei dispositivi ottici.
I PRIMI CADUTI SUL CAMPO
Ingram Entertainment, player Usa nella distribuzione di DVD, Blu-ray ed altri supporti/contenuti per l’intrattenimento, ha annunciato la chiusura dopo 35 anni di attività. Da noi una decisione analoga a quella di Best Buy finora è stata ufficializzata da Feltrinelli.
Un canto del cigno in piena regola considerato che dall’altra parte del mondo, in Giappone, Sony Group Corp., proprietaria della tecnologia Blu-ray, taglierà circa 250 posti di lavoro dal suo principale centro di produzione di supporti registrabili, almeno secondo quanto ha anticipato la testata giapponese Mainichi Shinbun. La testata riporta che la sede di Tagajo, nella prefettura di Miyagi, ha attualmente una forza lavoro di circa 670 persone. Se le indiscrezioni fossero confermate si tratterebbe quindi di un taglio pari al 37%.
L’AVVISAGLIA DELLA PLAYSTATION 5 SENZA LETTORE OTTICO
Un fatto da leggere tenendo in filigrana differenti aspetti, non solo le recenti decisioni delle catene statunitensi di liberarsi di Blu-ray e DVD, ma anche alla volontà di Sony, già manifestata con PlayStation 5, di fare esordire una versione della console che non avesse supporti ottici e potesse leggere solo videogiochi scaricabili dal PlayStation Store.
Allo stesso modo, crollano le vendite dei lettori domestici di Blu-ray, che si erano imposti nelle case di milioni di utenti al posto del tradizionale registratore Vhs, tra gli elettrodomestici simbolo degli anni ’90. Insomma, il Cloud – e forse un domani chissà pure i servizi in streaming – ha reso meno conveniente produrre Blu-ray e altri tipi di supporti ottici per l’archiviazione dei file.