Dopo le mascherine, è la volta dei saturimetri. Sono introvabili. E se si trovano hanno prezzi altissimi. Anche da internet le spedizioni sono ferme. Lo strumento potrebbe aiutare l’autodiagnosi ed essere utile a chi è in isolamento domiciliare per casi sospetti o confermati di coronavirus, ma la federazione dei medici di famiglia mette in guardia da eventuali usi sbagliati. Andiamo per gradi.
IL SATURIMETRO
Il pulsossimetro, questo il nome tecnico del saturimetro, è un dispositivo di semplice utilizzo che informa sulla saturazione dell’ossigeno nel sangue, ovvero sulla quantità di ossigeno legata all’emoglobina in rapporto alla quantità totale di emoglobina circolante. Un valore al di sotto di 90 può essere sintomo di polmonite.
Numerose sono le aziende italiane produttrici (qui una selezione).
UTILI PER PAZIENTI ASSISTI A DOMICILIO
Lo strumento, come spiega la federazione dei medici di famiglia, può rivelarsi di vitale importanza per tutti i pazienti Covid-19 assistiti a domicilio. È indispensabile, per esempio, per gli anziani che non sempre si rendono conto della riduzione di ossigeno nel sangue. La federazione, per questo, aveva chiesto di dotare del dispositivo tutti i pazienti positivi a Covid-19.
SATIRUMETRI NEI KIT DELLA REGIONE LAZIO
L’appello è stato ascoltato, per esempio, dalla Regione Lazio, che ha deciso di fornire ai pazienti positivi un kit di auto-controllo per poter confrontarsi con il medico in via telematica o telefonica.
ATTENZIONE AD AUTODIAGNOSI
La corsa all’acquisto del dispositivo si è verificata anche tra chi non era positivo al Covid ma da casa voleva affidarsi all’autodiagnosi. Autodiagnosi, però, che richiede particolare attenzione, allerta la federazione dei medici di famiglia: basta un po’ di smalto o semplicemente un poco di anemia per avere un risultato falsato.
LE APP
Ci sono anche app, da Oximeter (di RamLabs) a OxyCare (Xiaoxin Zhu) e a Tholomeus (Biotechmed), o Pulsossimetro su App Store, che hanno funzioni paragonabili a quelle di un saturimetro, il cui risultato però non è preciso come quello di un dispositivo dedicato.
FEDERAZIONE MEDICI TESTANO APP
Un’app, in realtà, è attualmente in fase di valutazione, come si legge su La Stampa, da parte dei medici di famiglia, ma si è ancora in attesa di un responso sull’attendibilità dello strumento tecnologico.
AUMENTO DEI PREZZI
La corsa al saturimetro, intanto, ha fatto aumentare in modo spropositato i prezzi dei dispositivi, tanto che un’azienda produttrice veneta, la I-Tech Medical Division, è intervenuta sulla questione: “Alcuni giorni dopo le nostre prime donazioni, lo strumento è diventato di moda, forse troppo, e abbiamo visto prezzi gonfiati online”, ha detto il presidente Massimo Marcon, la cui azienda ha donato saturimetri alle regioni Lombardia, Piemonte e Veneto.
L’INDAGINE DI ALTROCONSUMO
A testimoniare l’aumento spropositato dei saturimetri è anche un’indagine di Altroconsumo, che ha rilevato che i prezzi su Amazon abbiano subito un aumento dal 15 all’87%, con saturimetri passati da un costo di 13 euro a uno di 109.