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Direttiva Copyright

Riforma Ue diritto d’autore, ecco l’accordo Francia-Germania

La maggioranza dei Paesi dell'Unione europea ha accettato il compromesso franco-tedesco sulla controversa riforma europea del copyright nel mercato unico digitale. Ecco tutti i dettagli.

Francia e Germania conducono le danze in Europa anche sul diritto d’autore. La riforma dell’Ue sul copyright procede. Ecco come.

CHE COSA HA DECISO LA MAGGIORANZA DEI PAESI UE SUL COPYRIGHT

La maggioranza dei Paesi dell’Unione europea ha accettato il compromesso franco-tedesco sulla controversa riforma europea del copyright nel mercato unico digitale. Le discussioni potranno quindi continuare la prossima settimana tra i rappresentanti delle tre istituzioni europee – il Consiglio europeo(che rappresenta i 28 Stati membri dell’Ue), l’Europarlamento e la Commissione – al fine di elaborare un testo finale comune. “Resta da decidere il giorno, l’11, 12 o 13 febbraio”, ha detto un fonte a Afp.

ECCO I PAESI CHE NON HANNO VOTATO A FAVORE

Italia, Polonia, Olanda, Svezia, Finlandia, Lussemburgo, Malta e Slovacchia hanno votato contro l’ultimo testo proposto dalla presidenza rumena del Consiglio Ue, ma senza riuscire a formare una minoranza di blocco.

CHE COSA PREVEDE LA RIFORMA

La riforma del diritto d’autore prevede di creare un “diritto di vicinato” nel diritto d’autore per gli editori di quotidiani, consentendo a giornali, riviste o agenzie di stampa di essere remunerati per il riutilizzo online della loro produzione da parte di aggregatori di informazioni. Questa riforma, discussa dalla sua presentazione nel settembre 2016 da parte dell’esecutivo europeo, ha come obiettivo principale la modernizzazione del diritto d’autore nell’era digitale.

IL COMPROMESSO FRANCO-TEDESCO

“Il testo è rimasto quasi invariato, con solo un piccolo adattamento di carattere tecnico”, ha aggiunto un’altra fonte. Francesi e tedeschi hanno raggiunto un compromesso lunedì scorso sull’articolo 13 della riforma, superando così un elemento di scontro che minacciava di bloccare l’intero progetto. L’articolo 13 prevede incentivi per piattaforme, come YouTube, per premiare meglio i creatori e costringerli a rimuovere i contenuti che non sono stati oggetto di un accordo di licenza tra l’artista e la piattaforma. La Germania voleva che le microimprese e le start-up fossero esentate dall’obbligo di ‘filtrare’ i contenuti, punto rifiutato dalla Francia.

L’ESITO DEL COMPROMESSO

Il via libera degli ambasciatori degli Stati membri è arrivato in nottata, dopo che Francia e Germania hanno raggiunto un compromesso per escludere le start-up con meno di 5 milioni di visitatori unici al mese da alcuni obblighi della direttiva.

 

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