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leonardo boeing

Covid, le strategie per l’industria aeronautica. Report Ctna

Pubblichiamo un estratto dello studio "L'industria aeronautica italiana e il Covid tra resilienza e trasformazione" realizzato dal Cluster tecnologico nazionale aerospazio (Ctna).

La gravità della situazione creata dal Covid-19 non deve mettere a repentaglio questo settore di eccellenza né influire sulle sue capacità di rimbalzo in vista della prossima fase di accelerazione della transizione tecnologica. Per fare questo, è necessario investire in competenze, know-how, innovazione e miglioramento della competitività della filiera.

DICHIARAZIONE DI SETTORE STRATEGICO

È opportuno, sotto ogni profilo, che il settore aeronautico sia riconosciuto come strategico, come premessa a una serie di azioni strutturali. A questo dovrebbe essere connesso:

• un miglior coordinamento per l’aeronautica civile, con funzioni di prioritizzazione dello sviluppo del comparto;

• un piano di finanziamento pubblico per ricerca e innovazioni specificamente mirate all’aeronautica civile, con particolare riguardo a quelle che presentano le migliori prospettive di crescita.

Tale piano si rende ancora più urgente considerando che diversi Paesi hanno avviato piani straordinari di investimento nella ricerca aeronautica per consentire alla propria industria una “accelerazione” tecnologica ed un miglior posizionamento competitivo a medio termine (es. Francia e UK).

STRUMENTI DI GOVERNANCE

Per sfruttare al meglio le potenzialità della legge 808/85 e degli altri strumenti di finanziamento è necessario:

• allineare l’arco temporale di programmazione delle risorse a quello dei principali programmi europei di riferimento, per rinforzare la capacità di programmazione degli investimenti delle imprese;

• incrementare le risorse economiche dello strumento e semplificare le procedure riducendo i tempi che intercorrono tra la presentazione delle proposte progettuali e i decreti di concessione dei fondi alle imprese;

• modernizzare il regolamento attuativo della legge 808/85, valorizzando appieno le opportunità concesse dalle regole europee sugli aiuti di Stato e adottando una modalità a sportello in sostituzione dei bandi;

• definire un nuovo piano di settore per l’aeronautica che fornisca linee guida di politica industriale nel medio e lungo termine;

• semplificare passaggi e procedure amministrative per evitare i ritardi segnalati in altre recenti esperienze.

INIZIATIVA NAZIONALE STRATEGICA PER L’AVIAZIONE SOSTENIBILE

A prescindere dalla crisi attuale, l’industria aeronautica deve affrontare la sfida globale della de-carbonizzazione del traffico aereo. Il PNRR deve essere l’occasione per posizionare il settore aeronautico italiano tra i più avanzati nelle tecnologie “green” e acquisire un vantaggio competitivo in vista della prossima fase di accelerazione della transizione tecnologica verso un nuovo sistema di aviazione con velivoli, motori e sistemi verdi che domineranno il mercato aeronautico dei prossimi decenni. Per preservare e rilanciare le capacità di ingegneria nella progettazione, il PNRR deve accogliere la proposta del CTNA per un programma-bandiera di innovazione tecnologica per l’aeronautica (Aviazione Sostenibile), finalizzato a sviluppare le tecnologie abilitanti dei prodotti per il mercato del futuro.

Adottando il modello dei Joint Undertaking (JU) europei per la gestione di programmi di innovazione, si può costituire un partenariato pubblico-privato tra il MISE e il CTNA e avviare un’iniziativa strategica di ricerca e sviluppo che favorisca la partecipazione da protagonista alla trasformazione verde e digitale del mercato globale. La proposta del CTNA prevede un percorso di sviluppo coerente con quello europeo e globale, mettendo al centro quale priorità l’avvio del processo di innovazione necessario al sistema Paese per affrontare le sfide dettate dagli obiettivi di neutralità climatica e di competitività. Per questo è necessario realizzare, in linea con quanto sta accadendo in altri Paesi concorrenti, un progetto bandiera di innovazione tecnologica nel campo dell’aeronautica sostenibile.

Nella visione del CTNA, tale progetto dovrà essere strutturato attraverso un Work Programme (programma di attività, WP) in cui saranno declinati gli obiettivi prioritari e i criteri di indirizzo quali:

• le vocazioni e distintività della filiera aeronautica italiana;

• le eccellenze nazionali e regionali;

• le strategie di specializzazione intelligente dei territori;

• l’importanza della valorizzazione del trasferimento tecnologico, attraverso la cooperazione fra le università, i centri di ricerca e le industrie grandi, medie e piccole.

In particolare, il piano prevederà di maturare, in un arco temporale stimato in 6-8 anni, tecnologie e soluzioni da incorporare in un successivo sviluppo di prodotto. Per fare questo sarà importante prevedere attività quali

• identificazione delle tecnologie abilitanti;

• studi di fattibilità;

• realizzazione di dimostratori tecnologici.

Il WP per il programma-bandiera Aviazione Sostenibile, concordato all’interno del partenariato pubblico-privato tra il MISE e il CTNA, costituirà il riferimento per generare i successivi bandi aperti alle proposte delle imprese. Ipotizzando di coinvolgere imprese, università e centri di ricerca, le risorse necessarie per finanziare le attività del WP nei prossimi 6 anni, sono stimate in 1 miliardo di euro, una cifra che in rapporto alla dimensione del comparto è comparabile con quanto stanziato in altri Paesi di riferimento. In una fase successiva le esperienze così realizzate saranno trasferite in un programma-bandiera di carattere industriale.

STRUMENTI PER LA RESILIENZA

Per rafforzare il settore, è opportuno che gli strumenti di incentivo puntino a favorire una maggiore collaborazione fra le imprese e fra le imprese e l’università, ma anche a razionalizzare ambiti e temi. Tra le priorità vi sono le seguenti direttrici:

• analizzare le tendenze di ricerca e innovazione a maggiore impatto e integrarle nei corsi di studio universitari e nei piani per i dottorati industriali e la formazione continua;

• incentivare attraverso premialità la collaborazione tra grandi imprese, PMI, Distretti, centri di ricerca, università e il relativo trasferimento tecnologico;

• coinvolgere i Distretti Tecnologici Aerospaziali quali attori in grado di coordinare le iniziative sul territorio.

COSA FARANNO GLI ALTRI PAESI

La crisi ha portato diversi Paesi a intervenire a sostegno della propria industria aeronautica, sia pure con filosofie diverse.

La Francia ha stanziato inizialmente 15 miliardi di euro per il settore aeronautico, includendo garanzie sui prestiti, sussidi salariali per i lavoratori licenziati e un fondo di investimento per le piccole e medie imprese. Inoltre, ha adottato come strumento di sostegno l’anticipazione o accelerazione di ordini già pianificati. Recentemente, ha stanziato un ulteriore 1,5 miliardi di euro per la ricerca aeronautica, puntando con forza sulla propulsione a idrogeno.

La Spagna ha dichiarato di aver concordato con Airbus di investire 185 milioni di euro per rafforzare il proprio settore aerospaziale e ridurre al minimo i tagli di posti di lavoro da parte del produttore europeo di aerei nel paese, al fine di proteggere e sviluppare competenze, know-how e capacità chiave. Il piano di investimenti sarà finanziato dal Next Generation EU.

Il Regno Unito ha scelto di concentrarsi sullo sviluppo di tecnologie per la neutralità climatica del trasporto aereo. Attraverso la costituzione una cabina di regìa pubblico-privata per il settore (JetZero), l’avvio di uno studio di fattibilità interamente pagato dallo Stato con il coinvolgimento di 100 persone distaccate dalle aziende partecipanti (FlyZero) e lo stanziamento 400 milioni di sterline per lo sviluppo di nuove tecnologie.

CONCLUSIONI

1. Il CTNA ribadisce l’importanza strategica dell’industria aeronautica per il Paese. L’Italia ha una forte e ampia capacità industriale e una base di conoscenze nel campo dell’aeronautica, ma ha una filiera frammentata. L’ambizione di partecipare da protagonisti a un mercato globale di enormi dimensioni economiche e valore tecnologico strategico richiede una chiara scelta di politica industriale.

2. Il CTNA sostiene la definizione di un piano di settore e di una governance rafforzata per il settore. Le politiche industriali devono favorire l’innovazione delle capacità ingegneristiche e industriali che in meno di un decennio dovranno adeguarsi e adottare tecnologie radicalmente diverse dalle attuali e migliorare la competitività.

3. La ricerca e lo sviluppo tecnologico per il settore aeronautico devono essere maggiormente incentivati e facilitati. Si dovranno privilegiare i finanziamenti alle attività di sviluppo tecnologico in grado di aumentare la competitività e rafforzare strutturalmente l’industria nazionale in vista della futura ripresa. Occorre dare alle imprese l’opportunità di emergere in una posizione di vantaggio dalle profonde trasformazioni che saranno attuate durante la transizione ecologica e digitale, sostenere le eccellenze e permetterle di competere nei mercati internazionali.

4. Questo studio evidenzia l’assoluta necessità di interventi a breve termine attraverso una dotazione di 500 milioni di euro nel triennio 2021-2023 per il “Fondo d’investimento per lo sviluppo delle PMI del settore aeronautico e della Green Economy” per salvaguardare le capacità e le competenze peculiari dell’Italia nell’aeronautica civile, spesso rappresentate anche da PMI portatrici di specifico know-how ma anche particolarmente fragili in termini finanziari. L’obiettivo è quello di promuoverne sia la resilienza all’attuale crisi sia la capacità di affrontare gli investimenti necessari al loro posizionamento competitivo nel mercato futuro

5. Per consolidare il ruolo nazionale nel medio-lungo periodo è indispensabile che il PNRR assegni al programma-bandiera Aviazione Sostenibile risorse per un valore complessivo minimo di 1 miliardo di euro nel periodo 2021-2026, sul modello della JU europea Clean Sky. Lo scopo è quello di preparare tutte le componenti della filiera alla rivoluzione verde dell’aviazione.

6. Vanno promossi strumenti di collaborazione e aggregazione, anche al fine di mitigare e possibilmente superare la nostra frammentazione caratteristica, creando reti orizzontali e verticali di PMI specializzate.

7. È indispensabile investire nelle tecnologie abilitanti e nella trasformazione digitale (es. Cloud, High Performance Computing, Big Data, 5G, Artificial Intelligence, Additive Manufacturing, materiali avanzati, propulsione).

8. È necessario che ai finanziamenti si accompagnino provvedimenti legislativi e regolamentari in grado di assicurarne il pieno sfruttamento, con particolare attenzione ad una semplificazione degli strumenti.

9. L’istruzione e la formazione contribuiscono in modo significativo allo sviluppo del settore. L’inserimento nel mercato del lavoro aeronautico di persone con studi nei settori Science, Technology, Engineering, Mathematics (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica, STEM) e dottorati industriali sarà di fondamentale importanza per lo sviluppo del settore.

10. Il CTNA chiede di utilizzare le risorse del PNRR a sostegno dell’industria e della ricerca aeronautica, in quanto il settore ha come obbiettivo di sviluppo l’eco-sostenibilità con la riduzione del CO2 del trasporto aereo, obiettivo perfettamente in linea con il Green Deal europeo.

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