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Leonardo Spazio

Perché Leonardo preme per una legge nazionale sullo spazio

Che cosa hanno evidenziato i vertici di Leonardo nel corso del convegno “Una Legge italiana per lo Spazio”, in occasione della Giornata nazionale dello Spazio 2022, organizzato da Fondazione del gruppo presieduto da Carta e guidato da Profumo

 

Nello spazio si gioca la sovranità, per questo una nuova legge consentirà governance di riferimento.

È quanto ha sottolineato Luciano Carta, presidente di Leonardo, intervenendo al convegno “Una Legge italiana per lo Spazio”, organizzato dalla Fondazione Leonardo alla Camera dei deputati in occasione della Giornata nazionale dello Spazio 2022. “Lo spazio è uno dei domini fondamentali dove si gioca la sovranità condivisa o contesa” ha sottolineato il presidente del gruppo di Piazza Monte Grappa aggiungendo che una riforma normativa “permetterà al nostro Paese, che è fra i leader dello spazio, di operare con la certezza del diritto in un contesto di governance di riferimento” e sviluppare “partnership pubblico-privato”.

D’altronde, “Sinora quaranta Paesi si sono già dati una legge nazionale. Noi non ancora. Occorre far presto, magari utilizzando il ritardo per valutare quanto hanno già fatto gli altri e andare un po’ più avanti” ha ricordato il presidente della Fondazione Leonardo, Luciano Violante, in un intervento pubblicato oggi su Repubblica.

PER LEONARDO NECESSARIO RIEMPIRE UN VUOTO NORMATIVO NEL SETTORE SPAZIO

Dedicare la Giornata Nazionale dello Spazio 2022, al tema delle norme e di una legge per il settore spaziale “è una scelta lungimirante” visti gli eventi del 2022 perché è necessario “colmare un vuoto normativo in Italia” nel settore spaziale, sul modello di quanto è avvenuto in altri Paesi ha evidenziato Carta che ha poi messo in luce come l’assenza di regole condivise abbia alimentato una “giungla spaziale che sta mettendo a rischio l’accesso allo spazio”. Per il presidente di Leonardo, “la proposta di nuova legge vuole colmare un vuoto normativo come è già avvenuto in Francia, Germania, Lussemburgo, Giappone e altri Paesi. Questo consentirà alle imprese come Leonardo e le sue joint venture – ha concluso Carta – di operare in un contesto normativo e di governance di riferimento”.

PROFUMO: IMPORTANZA DELLA CAPACITÀ SPAZIALE RESA EVIDENTE CON LA GUERRA IN UCRAINA

In questo contesto, l’ad di Leonardo Alessandro Profumo, intervenuto al convegno “Una Legge italiana per lo Spazio”, ha segnalato che “Leonardo cerca di far crescere le piccole e medie imprese del settore”. Profumo ha infatti ricordato le eccellenti performance delle partecipate spaziali del gruppo, come Thales Alenia Space Italia e Telespazio, entrambe joint venture con il gruppo francese Thales.

Inoltre, per il numero uno di Leonardo “la guerra in Ucraina ha reso evidente l’importanza della capacità spaziale”, riferendosi al supporto delle infrastrutture satellitari occidentali per le forze militari ucraine.

PASQUALI (TELESPAZIO): NUOVA LEGGE SULLO SPAZIO NECESSARIA PER APRIRE NUOVE OPPORTUNITÀ

Sulla necessità di una legge nazionale per lo spazio è tornato anche l’amministratore delegato di Telespazio e coordinatore delle attività spaziali di Leonardo, Luigi Pasquali: “Una nuova legge spaziale è necessaria perché si aprono nuove opportunità e nuove attività”. Pasquali ha poi sottolineato che oggi “l’essenza del settore spaziale è la continua trasformazione e la pervasività delle tecnologie” che avranno impatti rilevanti. “È importante che la nuova normazione con soffochi l’innovazione, per questo – ha concluso Pasquali – l’industria è pronta a dare il suo contributo al legislatore”.

L’INTERVENTO DI LUCIANO VIOLANTE, PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE LEONARDO

E sull’esigenza di una regolazione è intervenuto anche Luciano Violante, presidente della Fondazione Leonardo, in un intervento pubblicato oggi su Repubblica.

“Il nostro è il Paese che negli ultimi tre anni è cresciuto di più in Europa tanto in termini di investimenti assoluti quanto per la percentuale dei propri investimenti nel bilancio europeo dello Spazio. Si pone ora l’esigenza di una regolazione. Man mano che crescono le valorizzazioni economiche, gli avanzamenti tecnologici, le scoperte scientifiche, cresce il numero degli attori, delle opportunità e dei rischi. Cresce parallelamente l’esigenza di definire principi validi per tutti e per dare certezze a coloro che operano nelle attività spaziali. Il quadro generale nelle relazioni internazionali è dato dal Trattato sullo spazio extra atmosferico del 1967, ancora valido in molti suoi principi fondamentali, nonostante il tempo trascorso. Sinora quaranta Paesi si sono già dati una legge nazionale. Noi non ancora. Occorre far presto, magari utilizzando il ritardo per valutare quanto hanno già fatto gli altri e andare un po’ più avanti” ha rimarcato Violante.

GLI OBBIETTIVI DI UNA LEGGE ITALIANA SULLO SPAZIO

Infine il presidente della Fondazione Leonardo ricorda che “Sergio Marchisio, ordinario alla Sapienza e presidente del Centro Europeo per la Space Law, segnala in una sua ricerca che sarà illustrata alla Camera il 16 dicembre in occasione della Giornata dello Spazio, i quattro principali obbiettivi di una legge italiana: sostenere la ricerca e l’innovazione, aiutare la crescita delle attività spaziali, determinare i diritti, i doveri e le responsabilità di tutti gli attori, adeguare il quadro normativo nazionale a quello della Ue e dei principali Stati con cui l’Italia intrattiene relazioni nel settore spaziale. Sono le direttrici per il futuro prossimo, da percorrere con tempestività”.

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