Altro record messo a segno da Elon Musk: la missione Polaris Dawn ha completato la prima passeggiata spaziale interamente civile della storia.
Oggi la società aerospaziale SpaceX ha confermato che la specialista di missione Sarah Gillis, che insieme al comandante Jared Isaacman ha effettuato la passeggiata all’esterno, è riuscita ad agganciare e chiudere in modo sicuro il portello dopo essere rientrata nella navicella Crew Dragon. A quota 700 chilometri l’equipaggio ha indossato tute spaziali e aperto il portello dello Skywalker, esponendosi al vuoto dello spazio. Le differenze di pressione all’interno e all’esterno della capsula Crew Dragon avrebbero potuto rendere molto difficile la chiusura della porta e per questo era un momento molto atteso.
La passeggiata spaziale Polaris Dawn è ora completa, segnando la prima volta che degli astronauti commerciali hanno completato una passeggiata spaziale da un veicolo spaziale commerciale, ha affermato SpaceX su X alle 13:59 ora italiana. Finora, camminare nella distesa vuota dello spazio è stato tentato solo da astronauti governativi sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), a 400 km sopra la Terra.
È partito il 10 settembre l’equipaggio privato della missione Polaris Dawn, condotta dalla SpaceX di Elon Musk e dall’imprenditore Jared Isaacman. (Qui la puntata del podcast Spaziale su “Polaris Dawn verso la prima passeggiata commerciale nello spazio”). E a 24 ore dalla partenza la missione aveva segnato già un altro record: raggiungere la quota record di 1.400 chilometri, la massima altitudine per i voli spaziali umani dai tempi del programma Apollo.
Tutti i dettagli.
PASSEGGIATA SPAZIALE CONCLUSA CON SUCCESSO
L’attività extraveicolare (Eva) è iniziata ufficialmente alle 11:12 orario di Greenwich (le 12:12 italiane), quando l’ossigeno ha iniziato a fluire nelle tute degli astronauti, e conclusa circa 2 ore dopo. Dopo la procedura di depressurizzazione della cabina, il portello è stato aperto alle 12:49 italiane. Isaacman, uscito per primo, ha trascorso poco più di 10 minuti fuori dalla capsula, utilizzando corrimano progettati per la missione da SpaceX. “È bellissimo”, ha dichiarato Isaacman da un’altitudine di circa 700 km, molto più alta della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Dopodiché è uscita Gillis.
Dopo aver trascorso circa 10 minuti fuori dal veicolo, Gillis è tornata al suo posto: l’ingegnera di SpaceX ha trascorso il suo tempo fuori muovendosi nella sua tuta spaziale, come previsto, per aiutare a testarne la mobilità. Sviluppare tute spaziali che vestano e funzionino più come normali vestiti rispetto alle tute bianche altamente restrittive e gonfie utilizzate durante le passeggiate spaziali del passato è un obiettivo chiave per SpaceX.
Sebbene Isaacman e Gillis siano stati gli unici ad avventurarsi fuori dalla navicella spaziale, tutti e quattro i membri dell’equipaggio hanno indossato e testato le nuove tute pressurizzate progettate dalla compagnia di Elon Musk e destinate a coloro che in futuro parteciperanno a missioni sulla Luna o su Marte. Questo perché la Crew Dragon non ha una camera di compensazione pressurizzata, quindi l’intera capsula sarà depressurizzata ed esposta a condizioni di vuoto.
LA MISSIONE POLARIS DAWN
La missione Polaris Dawn è stata lanciata martedì scorso da Cape Canaveral, in Florida. A bordo del razzo Falcon 9 c’è anche l’imprenditore Isaacman, assieme all’ex ufficiale dell’Aeronautica statunitense Scott Poteet e a due dipendenti di SpaceX, Sarah Gillis e Anna Menon.
Ma la passeggiata spaziale per testare le nuove tute di SpaceX è solo uno dei diversi obiettivi di Polaris Dawn. Il primo è quello di raggiungere quel traguardo di 1.400 km, obiettivo completato.
La missione di cinque giorni aiuterà anche i ricercatori a valutare la salute degli astronauti e della loro navicella spaziale in diversi ambienti di radiazioni spaziali, il che potrebbe aiutare SpaceX a pianificare future missioni sulla Luna e su Marte, oltre a svolgere un test di alcune comunicazioni con i satelliti Starlink.
Alla fine della spedizione, la capsula Crew Dragon ammarerà al largo della costa della Florida, ma SpaceX non ha ancora rilasciato dettagli sul prossimo atterraggio.
LE RICADUTE PER SPACEX
Secondo Reuters per SpaceX la missione è un’opportunità per far progredire le tecnologie che potrebbero essere utilizzate sulla Luna e su Marte. Ben oltre la bolla protettiva dell’atmosfera terrestre, l’elettronica e la schermatura della Crew Dragon e delle tute spaziali saranno testate mentre attraversano parti della fascia di Van Allen, un’area in cui le particelle cariche che fluiscono principalmente dal sole possono interrompere l’elettronica dei satelliti e influenzare la salute umana.