Non è solo la manifattura cinese a creare falsi d’autore che fanno spesso infuriare le griffe occidentali. Questa volta infatti si sta verificando l’opposto nel campo social, con due colossi statunitensi, OpenAi e Meta, che provano a scopiazzare il modello vincente del software cinese TikTok. La software house guidata da Mark Zuckerberg, peraltro, non è nemmeno al suo primo tentativo.
META E OPENAI PROVANO A CREARE IL LORO TIKTOK?
In entrambi i casi è l’Ai a farla da padrone. Meta ha sviluppato Vibes, un nuovo feed in stile TikTok che si compone interamente da brevi video generati dall’intelligenza artificiale che possono essere realizzati con facilità dagli utenti e poi spammati sugli altri social del Gruppo di Menlo Park.
Similmente, OpenAI con Sora 2 intende diversificare il proprio business con una app stand-alone dedicata alla generazione di video con intelligenza artificiale che, secondo quanto rivelato da Wired, avrà un’interfaccia molto simile a TikTok.
L’app messa a punto dalla software house di Sam Altman prevede che gli utenti possano creare clip fino a 10 secondi, generate esclusivamente dal modello video di nuova generazione di OpenAi senza poter caricare video fatti altrimenti o altrove, su altri software. Un recinto chiuso che mira evidentemente a tenere gli utenti sull’app Sora 2.
LE CRITICHE
In entrambi i casi i video dell’Ai sembrano usati come riempitivo. Meta aveva dichiarato ancora pochi giorni fa di voler combattere i “contenuti non originali” che stanno proliferando su Facebook e Instagram, suggerendo ai creator di puntare su uno “storytelling autentico” nel rapporto con la propria utenza.
I video falsi, generati con l’Ai, stanno assumendo proporzioni tali che YouTube ha deciso di stringere le maglie delle sue norme interne, per evitare il proliferare di contenuti che potrebbero essere alla base di fake news.
Meta, che ha stretto partnership con i generatori di immagini AI Midjourney e Black Forest Labs, sembra decisa a riempire i flussi con contenuti di bassa qualità: non è chiaro se lo faccia in attesa che i nuovi spazi possano essere colonizzati da contenuti reali degli utenti oppure se voglia aumentare la permanenza sulle proprie piattaforme spingendo creator e non a creare migliaia e migliaia di video farlocchi.
Numerose le critiche proprio di questi ultimi comparse sotto l’annuncio ufficiale sulla bacheca di Mark Zuckerberg: gli internauti sembrano infatti giudicare questi video di bassa qualità come un flusso costante di “spazzatura”.
TIKTOK FA L’OPPOSTO?
Si registra una situazione opposta sul fronte della piattaforma di ByteDance: mentre Meta e OpenAi stanno volutamente diffondendo video falsi, TikTok ha scelto di vietare esplicitamente tutti i contenuti generati dall’Intelligenza artificiale per non veicolare contenuti fuorvianti o pericolosi.