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Guerra Apple-samsung

Obsolescenza programmata, Antitrust indaga su Apple e Samsung

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un’indagine per fare chiarezza sulla pratica di Apple di ridurre le prestazioni dei suoi vecchi device. Nell’indagine finisce anche Samsung   Apple e Samsung finiscono nel mirino dell’Antitrust. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha deciso di fare chiarezza sulla pratica di Apple di ridurre…

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un’indagine per fare chiarezza sulla pratica di Apple di ridurre le prestazioni dei suoi vecchi device. Nell’indagine finisce anche Samsung

 

Apple e Samsung finiscono nel mirino dell’Antitrust. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha deciso di fare chiarezza sulla pratica di Apple di ridurre le prestazioni dei suoi vecchi iPhone. A sorpresa, però, nell’indagine è finita anche Samsung: è la prima volta che il colosso coreano viene coinvolto nella vicenda.

In seguito alle segnalazioni degli utenti “e di un’attività preistruttoria svolta d’ufficio, l’Autorità ha deciso di avviare due distinti procedimenti per pratiche commerciali scorrette nei confronti delle società del gruppo Samsung e del gruppo Apple operanti in Italia”, si legge in una nota della società.

Apple iphoneQuello su cui, in particolare l’Antitrust starebbe indagando è l’obsolescenza programmata, ovvero una pratica secondo cui l’azienda programma la “fine” dei vecchi device per favorire nuovi acquisti. Ma non solo.

“In particolare, i professionisti avrebbero posto in essere una generale politica commerciale volta a sfruttare le carenze di alcuni componenti per ridurre nel tempo le prestazioni dei propri prodotti e indurre i consumatori ad acquistare nuove versioni degli stessi; sarebbero stati, altresì, proposti ai clienti aggiornamenti software dei propri telefoni cellulari senza segnalare le possibili conseguenze dello stesso aggiornamento e senza fornire sufficienti informazioni per mantenere un adeguato livello di prestazioni di tali dispositivi, promossi ed acquistati per le loro specifiche ed elevate caratteristiche tecnologiche”, continua la nota.

L’indagine su Apple non stupisce affatto. Già Parigi si era mossa contro la casa di Cupertino per reato di obsolescenza programmata. L’azienda stessa aveva ammesso di modificare la gestione della batteria, riducendo le prestazioni dei dispositivi più datati, con l’unico obiettivo, però, di preservarli da spegnimenti improvvisi.

Come era facile immaginare, contro il colosso tecnologico sono partite decine di class action e questo per correre parzialmente ai ripari ha offerto la sostituzione delle batterie usurate negli iPhone dal 6 in poi a un prezzo molto scontato rispetto al normale. Non solo: il Ceo di Apple Tim Cook ha promesso agli utenti che con il prossimo aggiornamento di iOS, saranno questi stessi a decidere di disattivare il rallentamento delle prestazioni della batteria.

Sorprende, invece, il coinvolgimento di Samsung nell’indagine. L’Autorità avrebbe anche effettuato nelle sedi delle due società in Italia delle ispezioni insieme alla Guardia di Finanza. La casa coreana, molto probabilmente non è indagata per obsolescenza, ma come suggerisce la nota per non aver informato in maniera adeguata i propri clienti sulle conseguenze degli aggiornamenti sui dispositivi e su come conservare le prestazioni elevate dei propri smartphone.

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