Si addensano nuvoloni grigi sul quartier generale di X, ovvero il social un tempo noto come Twitter, in perenne difficoltà economica che s’è acuita con l’arrivo di Elon Musk, Si addensano nuvoloni che minacciano tempesta soprattutto sulla Ceo, Linda Yaccarino (che pure aveva vaticinato uno sprint a stretto giro), almeno secondo quanto riporta il Financial Times.
TUTTE LE GRANE DI YACCARINO
Un incarico difficile, il suo, non solo perché Elon Musk ha dato il via a un repulisti senza precedenti nella realtà hi-tech che ha acquistato un annetto e mezzo fa per 44 miliardi di dollari, ma soprattutto perché le intemerate e le intemperanze dell’ex startupper sudafricano sono costate al Gruppo un buon numero di utenti in fuga (in particolare hanno fatto i bagagli molti scienziati famosi, sostenendo che la nuova policy aziendale favorirebbe il proliferare di fake news in campo medico) e tantissime rescissioni contrattuali in campo pubblicitario.
Un incarico reso ancora più difficile dal fatto che Musk abbia considerato da subito X come “cosa sua” nel vero senso della parola, volendolo gestire direttamente e senza la presenza di scomodi intermediari che invece gli sono stati imposti dagli azionisti delle sue realtà – Tesla in primis – preoccupati che l’ultimo acquisto distraesse eccessivamente dagli affari l’ex startupper. L’interim terminò dopo che fu sfiduciato dagli stessi utenti di X.
LA YACCARINO PROSSIMA EX DI X?
Una presenza così ingombrante “dietro” le quinte non deve consentire a Yaccarino di lavorare con la libertà e la serenità che ciascun Ceo vorrebbe per fare bene il proprio lavoro. La manager del resto è stata scelta per il suo passato in campo Adv, eppure il social fatica a trovare inserzionisti.
Come si legge sul Financial Times nell’ultimo periodo il rapporto si sarebbe ulteriormente deteriorato tra l’amministratrice delegata e l’imprenditore sudafricano. Musk avrebbe persino costretto la Ceo a ridurre le proprie spese aziendali, a cominciare da quelle per i viaggi di lavoro.
Un possibile preavviso di sfratto le è stato recapitato con il ritorno, in X, di Steve Davis, tra i papabili Ceo di Twitter prima che venisse scelta Yaccarino (già amministratore delegato di un’altra impresa di Musk, The Boring Company), ma soprattutto temutissimo perché è stato responsabile della spending review draconiana che ha portato la Tech Company a licenziare soprattutto i manager, infischiandosene del ruolo e dell’anzianità maturata in azienda.
COSA STA DIVENTANDO X?
Fedele al suo nome, X è una incognita del web. Per alcuni è destinata a diventare una everything app sulla falsariga di WeChat. Ma la strada è lunga, sia perché Twitter ha sempre avuto una platea particolare, non trasversale e non giovanissima come quelle vantate da TikTok (ByteDance) e da Instagram (Meta), sia perché WeChat è agevolata dall’essere cinese e da sostanziarsi come una propaggine virtuale della Pubblica amministrazione. Il governo cinese la usa per dialogare coi cittadini (e controllarli, persino, malignano taluni). Durante l’emergenza sanitaria ha avuto un ruolo di prim’ordine anche nella gestione dei flussi e degli accessi in zone rosse.
X invece si muove in un mercato libero e deve vedersela con concorrenti sempre più agguerriti. Ma soprattutto l’ex Uccellino azzurro deve guadagnare pubblico per fare felici gli inserzionisti. Le ultime mosse con Grok vanno proprio in quella direzione, così come la recente apertura ai contenuti per adulti.
Anzi, quella novità è in qualche modo connessa al repentino licenziamento di Joe Benarroch, head of business operations and communications, ritenuto responsabile dalla Ceo di un rilascio troppo frettoloso e poco chiaro della funzione per la pubblicazione dei contenuti a luci rosse. Ora, le sue responsabilità saranno assunte da Nick Pickles, responsabile degli affari governativi globali di X, che vedrà il suo ruolo accresciuto per includere anche la direzione di tutte le comunicazioni globali.
Insomma, in X le teste continuano a saltare e già ci si chiede chi sarà il prossimo manager a capitolare. Le quotazioni di Linda Yaccarino danno l’idea su chi potrebbe aver puntato il mirino di Elon Musk. Ma il patron di Tesla, si sa, è imprevedibile e ama stupire la sua platea di follower.