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Netflix, è tutto oro quello che luccica?

Boom di abbonati e ricavi per Netflix, ma gli utili rallentano e c'è l'incognita debito. L'articolo di Chiara Rossi

L’anno è iniziato bene con 139 milioni di abbonati in tutto il mondo ma qualcosa potrebbe andare storto per Netflix.

Il colosso del video-streaming ha presentato due giorni fa una trimestrale in chiaroscuro. Nell’ultimo trimestre del 2018, Netflix ha registrato il fatturato in crescita (con un aumento del 27% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) ma leggermente sotto le stime.

Il titolo ha perso il 4% nell’after hours di Borsa, appesantito da stime peggiori del previsto sul primo trimestre del 2019.

I CONTI TORNANO

I ricavi del gigante del re del video streaming sono cresciuti su base annua del 35% a 16 miliardi di dollari nel 2018 e l’utile operativo è raddoppiato a 1,6 miliardi di dollari.

GLI ABBONATI AUMENTANO

A spingere la crescita, l’aumento degli abbonati: 8,84 milioni contro i 7,6 ipotizzati. Lo scorso trimestre Netflix ha guadagnato 1,5 milioni di clienti paganti negli Stati Uniti e altri 7,3 milioni negli altri paesi.

ZONA D’OMBRA

Sebbene sia l’utile sia il profitto hanno superato le aspettative, le entrate di 4,5 miliardi di dollari sono state però inferiori alle previsioni.

UN ANNO DECISIVO

La società guidata da Reed Hastings ha già accumulato una grande quantità di debiti e prevede di continuare a spendere ancor di più nel 2019, in quanto mantiene la sua frenetica produzione di programmi originali (acclamati dalla critica). Il rapporto sui guadagni arriva inoltre tre giorni dopo che Netflix ha aumentato i prezzi dei piani di abbonamento negli Stati Uniti e in alcuni mercati dell’America Latina. Gli investitori si sono comunque entusiasmati alla notizia, spingendo il titolo a saltare il 6,5% martedì, segnale della fiducia di Netflix nel suo slancio di abbonati e nella massiccia spesa di contenuti.

GUERRA APERTA DELLO STREAMING

Per mantenere il posto sul trono, Netflix ha speso infatti oltre 13 miliardi di dollari in contenuti originali soltanto nell’ultimo anno. E quest’anno non potrà certo tornare indietro.

Anche le rivali Amazon e Apple stanno investendo di più in contenuti originali e il mercato si farà più affollato. Nel 2019 Walt Disney e AT & T prevedono di lanciare servizi di abbonamento di video-streaming.

La casa di Topolino darà filo da torcere a Netflix: Disney ha in programma di estrarre tutti i suoi contenuti da Netflix quest’anno per creare il proprio servizio di streaming chiamato Disney +. La società guidata da Reed Hastings perderà presto parte del suo famoso contenuto su licenza targato Pixar.

FORTNITE IL VERO NEMICO

Eppure Netflix non teme i rivali, né vecchi né nuovi, giusto qualcuno potrà dargli filo da torcere. “Negli Stati Uniti, abbiamo circa il 10% dello screen time televisivo e poco meno sul mobile. Competiamo più con Fortnite che con Hbo. La nostra crescita si basa su quanto è buona la nostra esperienza, rispetto a tutte le altre esperienze di tempo sullo schermo da cui i consumatori scelgono” si legge nella lettera inviata agli azionisti dopo la presentazione della trimestrale. Il videogioco dove “o spari o muori” vanta infatti 200 milioni di account registrati contro i 139 milioni utenti di Netflix. Tuttavia, gli utenti attivi mensilmente su Fortnite sono circa 80 milioni, mentre quelli Netflix sono 100 milioni. Ma la vera sfida è il tempo trascorso dagli utenti davanti allo schermo: al momento le persone passano più ore a giocare a Fortnite di quanto guardino serie tv o film. Riuscirà Netflix a vincere anche questa sfida ribaltando la tendenza?

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