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Misurare non sarà più la stessa cosa, pronto nuovo sistema internazionale

L'articolo del blogger  Matteo Massicci

La storia, soprattutto quella recente, ci insegna quanto sia spiccata la nostra propensione ad adattarci ai cambiamenti, soprattutto quelli concernenti i progressi scientifici e tecnologi, tanto da accoglierli, in tempi brevi e in maniera quasi inconsapevolmente, nelle nostre vite. È quello che è già successo con internet ed è quello che stiamo vedendo accadere con la robotica. Di recente, quasi all’oscuro del grande pubblico, una sola giornata è servita per cambiare le sorti di un differente, ma comunque fondamentale, aspetto della nostra quotidianità, la misurazione. A partire dal primo gennaio 2019, misurare non sarà infatti più la stessa cosa. Lo scorso 16 ottobre 62 scienziati provenienti da tutto il mondo, riunitisi a Versaille per la Conferenza generale dei pesi e delle misure, hanno approvato il nuovo Sistema Internazionale delle unità di misura.

Il nuovo Sistema, che entrerà in vigore il prossimo anno, comporta la ridefinizione di ben sette unità di misura fondamentali, chilogrammo, metro, secondo, ampere, kelvin, mole e candela unità da cui sono derivate tutte le altre. Le decisioni votate nel corso della conferenza, arrivate al termine di un lungo periodo di lavori e discussioni, sanciscono nuovi canoni per la realizzazione delle unità di misura, criteri che non faranno più riferimento come in passato a campioni fisici – il chilogrammo, per esempio, era stato finora definito sulla base di un prototipo di platino iridio conservato a Sevres, in Francia -, ma a costanti fondamentali di natura.

Le ragioni principali che hanno spinto gli scienziati ad adottare le nuove regole riguardano la riproducibilità delle singole unità di misura, che grazie ai nuovi sistemi potranno essere calcolate in qualsiasi laboratorio del mondo senza la necessità di consultare il campione di riferimento, e le alterazioni a cui i prototipi fisici sono invariabilmente soggetti, nonostante la loro conservazione in ambienti controllati. La nuova definizione del chilogrammo nel sistema emerso da Versaille prevede quindi il riferimento alla costante di Plank, che stabilisce come le energie in natura possano assumere sono valori discreti e non possano evolvere in maniera continua. Quella dell’Ampere, l’unità di misura dell’intensità di corrente, sarà associata alla carica elementare, la carica minima posseduta da una particella. Il kelvin, l’unità impiegata per la misura della temperatura all’interno di Sistema Internazionale, legherà le sue sorti alla costante di Boltzmann, che stabilisce la corrispondenza tra energia termica di un sistema e la sua entropia. La mole di atomi contenute in un sistema fisico, sarà calcolabile a partire dalla costante di Avogadro, che stabilisce il numero di molecole contenute in una mole.
Rimarranno invece invariati i riferimenti per metro, secondo e candela, l’unità implicata nella misurazione dell’intensità di una sorgente luminosa, già ridefinite a partire da costanti fondamentali: la prima sulla base della velocità della luce, la seconda sulla frequenza di transizione energetica in un atomo di cesio e la terza sull’efficacia luminosa di una sorgente di frequenza determinata. Insieme al nuovo anno, prepariamoci perciò a salutare anche un nuovo modo di pensare alle unità di misura.

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