Una mossa difficilmente prevedibile quella compiuta da Microsoft. Mentre l’attenzione di tutti era sul suo tentativo di acquisire Activision Blizzard, la divisione Xbox ha stretto una alleanza con la Barclays US Consumer Bank per entrare nel circuito delle carte di credito. Nasce così la Xbox Mastercard, nell’evidente tentativo di fidelizzare l’utenza attraverso vari vantaggi per i giocatori Xbox ma, soprattutto, tenere il piede in un nuovo mercato.
COME MAI A MICROSOFT INTERESSANO LE CARTE DI CREDITO
Le Xbox Mastercard saranno lanciate a breve, il 21 settembre per gli iscritti al programma Xbox Insider e nel corso del 2024 per tutti gli altri. E, al momento, sarà una attività “regionale”, vale a dire indirizzata solo agli Stati Uniti. Ma nulla esclude che Microsoft stipuli presto accordi con altri istituti anche nei mercati asiatici ed europeo. Molto dipenderà dal successo dell’iniziativa pilota.
Microsoft ha sottolineato l’assenza di pagamenti per l’iscrizione annuale, la flessibilità di utilizzo con pagamenti contactless e portafogli digitali, l’accesso gratuito al servizio di valutazione dell’affidabilità creditizia Fico.
I VANTAGGI PER L’UTENZA XBOX
Le carte di credito griffate col logo Xbox di Microsoft avranno una sorta di cashback a vantaggio dei videogiocatori: più vengono usate nelle spese, più punti verranno incamerati nello store della console da sfruttare poi per ottenere software e app gratis o a prezzo ridotto.
Inoltre, sono stati annunciati altri bonus nel caso in cui si utilizzino queste carte di credito per l’acquisto di prodotti Microsoft e Xbox (quindi videogiochi, software, Dlc, microtransazioni…), per servizi di streaming come Disney+ e Netflix o, ancora, nel campo della ristorazione a domicilio, con Grubhub e DoorDash.
Per spingere l’offerta, inizialmente i possessori delle carte di credito di Microsoft godranno di un accredito di 5.000 punti, per un controvalore di 50 dollari, dopo il primo acquisto e tre mesi di abbonamento al Game Pass Ultimate di Xbox, con la possibilità di regalare quest’ultimo a terzi se si è già sottoscrittori del servizio.
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