Rivali nel business, ma fronte unito davanti ai legislatori statunitensi.
Una dozzina di leader delle Big Tech, tra cui Elon Musk (Tesla, X e SpaceX), Sam Altman (OpenAI), Mark Zuckerberg (Meta), Sundar Pichai (Google) e Satya Nadella (Microsoft) hanno discusso di intelligenza artificiale con i legislatori statunitensi all’A.I. Insight Forum, un incontro a porte chiuse organizzato dal senatore democratico Chuck Schumer.
Secondo i rapporti dei media americani, ne è emersa l’urgente necessità di approvare una legislazione che regoli l’intelligenza artificiale.
Il cdo di Tesla, SpaceX e X, Elon Musk ha chiesto mercoledì un “arbitro” statunitense per l’intelligenza artificiale dopo che lui, il ceo di Meta Platforms, Mark Zuckerberg, il ceo di Alphabet Sundar Pichai e altri ceo del settore tecnologico hanno convenuto che Washington deve svolgere un ruolo.
I regolatori di tutto il mondo si stanno affrettando per elaborare regole che governino l’uso dell’intelligenza artificiale generativa, sulla scia del boom di investimenti e popolarità tra i consumatori dopo il rilascio del chatbot ChatGPT di OpenAI, rileva Reuters.
Proprio a inizio settimana Adobe, IBM, Nvidia e altre cinque società hanno annunciato di aver firmato gli impegni volontari in materia di sicurezza, protezione e trasparenza nei confronti della Casa Bianca in relazione al loro utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Gli impegni, annunciati a luglio dal presidente Biden, mirano a garantire che la potenza dell’intelligenza artificiale non venga utilizzata per scopi distruttivi. Google, OpenAI e Microsoft avevano già firmato un accordo in quell’occasione.
Tutti i dettagli.
NECESSITÀ DI UNA REGOLAMENTAZIONE DELL’AI
“Stiamo iniziando ad affrontare davvero uno dei problemi più significativi che la prossima generazione dovrà affrontare e oggi abbiamo iniziato alla grande”, ha detto ai giornalisti dopo gli incontri il leader della maggioranza democratica al Senato Chuck Schumer, che ha organizzato il forum. “Abbiamo una lunga strada da percorrere”.
Schumer ha sottolineato la necessità di una regolamentazione in vista delle elezioni generali americane del 2024, in particolare sui deep fake. “Molte cose devono essere fatte, ma quella forse ha un calendario più rapido rispetto ad alcune delle altre”, ha precisato.
I CEO CHE HA PARTECIPATO ALL’AI INSIGHT FORUM
Tra gli altri partecipanti all’A.I. Insight Forum c’erano il ceo di Nvidia Jensen Huang, il ceo di Microsoft Satya Nadella, il ceo di IBM Arvind Krishna, l’ex ceo di Microsoft Bill Gates e il ceo di Palantir Alex Karp.
MUSK INVOCA UN ARBITRO SULL’AI
Rispetto alle posizione dei vari ceo, Reuters riferisce che il patron di Tesla, SpaceX e X, Elon Musk, ha detto ai giornalisti che “è importante per noi avere un arbitro” in modo che le aziende non utilizzino prodotti di intelligenza artificiale senza controlli.
Musk ha affermato che è necessario un regolatore per garantire l’uso sicuro dell’intelligenza artificiale, il governo ha bisogno di un’agenzia federale per supervisione l’AI.
“Per noi è importante avere un arbitro”, ha detto Musk ai giornalisti, paragonandolo allo sport. Il miliardario, proprietario anche della piattaforma di social media X, ha aggiunto che un regolatore “garantirebbe che le aziende intraprendano azioni sicure e nell’interesse del pubblico in generale”.
LA POSIZIONE DI ZUCKERBERG
Dopodiché, il “rivale” di Elon Musk, Mark Zuckerberg, ha affermato che il Congresso “dovrebbe impegnarsi con l’intelligenza artificiale per sostenere l’innovazione e la salvaguardia. Questa è una tecnologia emergente, ci sono importanti azioni da bilanciare qui, e il governo ne è in ultima analisi responsabile”.
Ha aggiunto che è “meglio che lo standard venga fissato dalle aziende americane che possono lavorare con il nostro governo per modellare questi modelli su questioni importanti”.
FATTI E COMMENTI
Infine, il New York Times riporta che diversi capi azienda hanno sottolineato l’importanza di regolamentare la tecnologia, con Altman di OpenAI che afferma di ritenere che i politici vogliano “fare la cosa giusta” ed è impressionato dalla velocità con cui il governo vuole creare regole sulla tecnologia.
Ma mentre le aziende tecnologiche hanno accolto favorevolmente l’opportunità di parlare a porte chiuse con i politici, altre hanno espresso preoccupazione per la natura privata del forum. La senatrice Elizabeth Warren ha criticato il forum, sostenendo che era un modo per i giganti della tecnologia di influenzare le politiche, rileva The Verge.
Ramayya Krishnan, preside dell’Heinz College of Information Systems and Public Policy presso la Carnegie Mellon University, ha evidenziato a The Verge che altri forum di AI Insight devono essere pubblici.
Secondo Axios, l’evento ha rafforzato il consenso di Washington sul fatto che il governo debba agire con forza sulla nuova tecnologia, anche se la probabilità di un’azione immediata rimane bassa.