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Maxi Multa ad Apple, Irlanda: Ue travalica sovranità nazionale

La decisione Ue di multare Apple per 13 miliardi di euro viola la sovranità nazionale irlandese. Almeno secondo i tecnici di Dublino Torna a far discutere il caso Apple e la multa da 13 miliardi di euro imposta alla casa di Cupertino dall’Unione Europea. Questa volta, però, a prendere la parola sulla vicenda è l’Irlanda,…

La decisione Ue di multare Apple per 13 miliardi di euro viola la sovranità nazionale irlandese. Almeno secondo i tecnici di Dublino

Torna a far discutere il caso Apple e la multa da 13 miliardi di euro imposta alla casa di Cupertino dall’Unione Europea. Questa volta, però, a prendere la parola sulla vicenda è l’Irlanda, sostenendo che la Commissione Antitrust ha violato la sovranità nazionale irlandese e interferito con le sue leggi sulla fiscalità. Proviamo a capire.

La multa Ue ad Apple

multa apple vestagerBruxelles avrebbe multato Apple per la cifra record di 13 miliardi di Euro, per aver goduto di vantaggi fiscali illeciti accordati dall’Irlanda. Con questa scelta la Commissione guidata da  Margrethe Vestager punta il dito contro quello che i tecnici chiamano tax rulings, un meccanismo in base al quale un paese spiega ad una multinazionale quale trattamento fiscale avrà (o le sarà riservato) in anticipo, delineando una sorta di accordo.

Proprio in questi giorni, la Commissione europea dovrebbe pubblicare i dettagli in merito alla maxi multa. Ma l’Irlanda ha provato a giocare in anticipo.

La risposta dell’Irlanda

La decisione della Commissione Ue, però, secondo gli esperti irlandesi rappresenta una “interferenza nella sovranità nazionale” e una “comprensione sbagliata di come funziona la tassazione delle multinazionali”.

L’interferenza di Bruxelles

Si tratta dell’accusa che più farà discutere. I tecnici di Dublino sostengono che con questa decisione, l’Ue intenda cambiare “il diritto fiscale interno di un Paese”, anche se non ha il potere di farlo.

Interpretazione sbagliata della tassazione

Per l’Irlanda non si tratta di tax ruling. Dunque, se per la Commissione Ue, l’Irlanda avrebbe riservato ad Apple un trattamento fiscale di favore grazie a due diversi accordi fiscali risalenti al 1991 e al 2007, Dublino sostiene di non aver negoziato nessun trattamento di favore con la casa della Mela Morsicata. I conti di Apple sarebbero solo l’evidenza del “normale trattamento fiscale” in vigore nel Paese, che prevede che le imprese non residenti non paghino tasse sui profitti realizzati sull’Isola.

Proviamo ad esser più chiari. Apple Sales International e Apple Operations Europe sono due società irlandesi che non hanno residenza fiscale sull’isola, ma hanno solo una funzione puramente operativa. In base a tutto questo i guadagni della Mela Morsicata dovrebbero esser tassati negli Stati Uniti.

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