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ManoMano, tutti i conti dell’e-bricolage francese che diventa unicorno

La startup francese ManoMano chiude un finanziamento da 355 milioni di dollari. Ora la piattaforma del fai da te ha una valutazione da 2,6 miliardi e diventa unicorno

 

La francese ManoMano pronta a conquistare il mercato online fai-da-te dopo che la pandemia ha stimolato l’interesse per i lavoretti in casa.

Con il completamento di un round di finanziamento Serie F a 355 milioni di dollari, ManoMano, e-commerce del fai da te, giardinaggio e arredo casa, ha raggiunto una valutazione di 2,6 miliardi di dollari e lo status di unicorno. Lo annuncia una nota della società che, si legge, “raddoppierà la sua forza lavoro assumendo 1000 nuovi dipendenti entro la fine del 2022”.

“Vogliamo confermare la nostra posizione di leader europeo indiscusso nel nostro segmento di mercato online. Il nostro obiettivo è quello di diventare la prima piattaforma per tutti i progetti di fai da te, giardinaggio e miglioramento della casa”, hanno dichiarato Philippe de Chanville e Christian Raisson, co-fondatori e co-ceo di ManoMano.

Di fronte a player tradizionali come Point.P, Leroy-Merlin o Bricorama, ManoMano ha scommesso sulla vendita online in un settore che deve ancora convertirsi al digitale, evidenzia Le Monde. In Francia, appena il 10% delle vendite di trapani o barattoli di vernice avviene su Internet, mentre il livello di digitalizzazione delle attività di casalinghi e attrezzature si aggira mediamente intorno al 30%.

Tutti i dettagli.

COS’È MANOMANO

Fondata a Parigi nel 2013 da Christian Raisson e Philippe de Chanville, ManoMano è gestita dalla società Colibri SAS, con un capitale di 88.370,88€.

Si tratta di una piattaforma e-commerce per prodotti fai da te, bricolage e giardinaggio.

Come sottolinea Techcrunch, sebbene ManoMano abbia 7 milioni di clienti, le vendite di articoli per la casa e il giardinaggio avvengono ancora principalmente nei negozi fisici. La startup è ben consapevole che non si tratta solo di avere i migliori prodotti a buoni prezzi. ManoMano lavora con consulenti (o Manodvisor) in modo che gli esperti possano dare consigli ogni volta che i clienti hanno bisogno di consigli. Come molte società di e-commerce in rapida crescita, ManoMano opera su un modello di mercato, il che significa che non possiede l’inventario che vende. Invece, collega i venditori agli acquirenti e prende una commissione su ogni transazione.

Complessivamente, i clienti hanno avviato 2,3 milioni di conversazioni con i consulenti nel 2020. Ma grazie a questo nuovo round di finanziamenti, l’azienda è ora ben capitalizzata per innovare su questo fronte e differenziarsi dalle altre piattaforme di e-commerce.

COME SE LA CAVA LA SOCIETÀ

In Francia, in particolare, l’azienda è redditizia già da un paio d’anni. Nel solo 2020, il volume lordo della merce dell’azienda è raddoppiato a 1,2 miliardi di euro (1,42 miliardi di dollari al tasso odierno). Questa crescita testimonia l’euforia per il bricolage nell’anno della pandemia, con i consumatori che hanno speso per aggiornare le loro case e appartamenti durante i lockdown.

DOVE OPERA

Oltre che in Francia, la startup opera in Spagna, Italia, Belgio, Germania e Regno Unito. I fondi ottenuti saranno utilizzati, si legge nella nota, per “continuare l’espansione internazionale”.

L’Italia è stato uno dei mercati prioritari per l’azienda sin dal suo inizio nel 2015, e sta affrontando una fase di consolidamento dopo aver fatturato 130 milioni di euro lo scorso anno.

ROUND GUIDATO DALL’AMERICANO DRAGONEER INVESTMENT GROUP

Il round è stato guidato da un nuovo investitore, lo statunitense Dragoneer Investment Group, con un’ampia partecipazione degli investitori esistenti Temasek, General Atlantic, Eurazeo, Bpifrance, attraverso i suoi fondi Large Venture, Aglaé Ventures, Kismet Holdings, e Armat Group.

FINANZIAMENTI PER CRESCERE NEL B2B

Oltre alla vendita agli hobbisti, ManoMano si rivolge anche al mercato B2B con ManoManoPro. Funziona già bene in Francia con team molto piccoli (da 1 a 5 dipendenti) ma l’azienda intende espandere questa offerta in Spagna e Italia.

L’obiettivo è di “accelerare la crescita del mercato B2B in Italia e in Spagna con la piattaforma ManoManoPro”, continuare la sua “innovazione tecnologica” incentrata a migliorare l’esperienza di clienti e venditori e sviluppare la sua rete logistica europea tramite ManoFulfillment.

E NELLA LOGISTICA

Inoltre ManoMano non ha propri magazzini e non possiede alcun inventario. Ecco perché ManoMano prevede di reclutare 1.000 persone nei prossimi 18 mesi e la maggior parte di loro saranno profili tecnici.

QUANTO VALE IL MERCATO EUROPEO DI RIFERIMENTO

L’obiettivo ora è fare di ManoMano “un marchio europeo” secondo il co-ceo Philippe de Chanville.

L’azienda si sta inserendo in un mercato europeo del settore che vale 400 miliardi di euro, che però è ancora in ritardo sull’online fermo, si legge nella nota, “all’11% (in particolare al 7% in Italia)” di penetrazione, e ha raggiunto una crescita del +100% e 1,2 miliardi di euro di fatturato nel 2020.

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