La fiera europea dell’innovazione di nuovo a Roma, per il quinto anno. Tutte le novità
Torna a Roma per il quinto anno la Maiker Faire – The European Edition, il progetto promosso dalla Camera di Commercio di Roma e organizzato dalla sua Azienda Speciale Innova Camera.
Maker
Una volta entrati in fiera, si vedono tanti – giovani e meno giovani – in possesso del Pass “maker”. Ma chi è un maker? Il maker non è altro che un artigiano del digitale, un creativo che non si dà per vinto. Una persona che, per dirla con le parole di Simone Majocchi – uno dei maker più conosciuti in Italia – di Arduino, parlando della sua esperienza, ha smesso di chiedersi se sia possibile o meno creare un nuovo oggetto dal nulla e ha iniziato a pensare solo a quanto tempo e quante risorse bisogna utilizzare per creare l’impossibile senza pensare che l’innovazione è magia: è solo un insieme di processi da utilizzare e far incontrare al momento giusto con il business. Una fusione tra idea creativa, buona campagna di presentazione e preparazione tecnica impeccabile.
Maker Faire in numeri
Dal 1 al 3 dicembre 2017 ad occupare lo spazio di 100.000 metri quadrati della Fiera di Roma arriva la Maker Faire, la fiera degli artigiani digitali. Con un totale di 750 progetti, la presenza di 400 e maker provenienti da 40 paesi a cui si sommano 55 progetti di scuole e 28 provenienti da università e istituti di ricerca, questa quinta edizione conferma la crescita in positivo della fiera che – come ha detto il ministro Calenda durante l’Opening Session – quest’anno ha “triplicato i suoi numeri”.
Degli spazi dedicati alla fiera, 10.000 metri quadrati all’Area Kids, pensata per il divertimento e l’apprendimento dei più piccoli in cui erano attesi 15 mila giovani provenienti sopratutto dalle scuole, che ieri hanno prontamente occupato gli spazi espositivi con la loro curiosità.
Il Ministro Calenda all’Opening Event
Un’iniziativa creata come vetrina espositiva dell’innovazione che socialmente – come dice il ministro Calenda – “è una grandissima paura” perché non si sa come l’innovazione condizionerà la propria vita. “Noi lo vediamo, oggi, un diffuso senso di paura del moderno” e questa fiera serve ad avvicinarla alla vita delle persone. L’obiettivo, quindi, non è solo fare più soldi ma avvicinare l’innovazione alle persone, in modo che la tecnologia non sia più percepita come pericolosa”.
