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Lo strano caso del primo crimine finanziario spaziale

L'astronauta Anne McClain potrebbe essere la prima persona a essere indagata per un crimine che si presume abbia avuto luogo nello spazio.

 

Ci sono indubbiamente molti misteri nello spazio, ma una cosa è certa: le leggi della Terra si applicano ancora agli astronauti che lasciano i confini del pianeta. Per l’astronauta Anne McClain, questa nozione è diventata una dura realtà visto che si candida a diventare la prima persona ad essere indagata per un crimine che si presume abbia avuto luogo nello spazio.

L’ACCUSA DI FURTO DI IDENTITA’ IN UNA EX COPPIA OMOSESSUALE

McClain è un’astronauta decorata della Nasa, e le accuse contro di lei non sono collegate al suo lavoro ma alla sua ex moglie Summer Worden, per furto d’identità. Il presunto crimine, secondo Worden, è avvenuto mentre McClain era in missione a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.

LA MCCLAIN SI DIFENDE: NESSUN ILLECITO

Worden ha presentato, infatti, una denuncia alla Federal Trade Commission mentre la sua famiglia ha presentato un reclamo simile all’Ufficio dell’ispettore generale della NASA, e ora gli investigatori stanno cercando di andare a fondo in questa nuova situazione, riporta il New York Times. Gli accusatori della McClain affermano che l’astronauta ha avuto accesso improprio ai conti bancari di Worden mentre era a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, utilizzando la tecnologia della Nasa per introdursi negli account della sua ex. La McClain ha riconosciuto l’accesso al conto, ma ha negato per contro qualsiasi illecito. Stava semplicemente gestendo le finanze della coppia come aveva sempre fatto per assicurarsi che ci fossero fondi sufficienti per pagare le bollette e la cura per il ragazzo che era cresciuto con Worden la sua giustificazione. “Nessun fondo è stato spostato dal conto o utilizzato in alcun modo”, ha chiarito l’astronauta.

STOP ALLA PASSEGGIATA NELLO SPAZIO PER LA MCCLAIN

McClain è stata ascoltata sotto giuramento dagli investigatori dell’ispettore generale della NASA questo mese ed è stato riferito che sta collaborando. Tuttavia, sembra che i problemi “terrestri” della McClain possano aver avuto un impatto sulle sue prospettive nello spazio. A marzo, dopo che la NASA l’ha contattata per le lamentele di Worden, l’astronauta ha saputo che non avrebbe più fatto parte della passeggiata spaziale femminile pianificata dall’agenzia spaziale. La Nasa ha annunciato, infatti, che solo l’astronauta Christina Koch sarebbe stata della partita, giustificando il cambio con il fatto di avere una sola tuta adatta a entrambe le donne in lista per la passeggiata. Un portavoce della Nasa ha poi negato che la decisione di sostituire McClain con l’astronauta Nick Hague sia collegata o influenzata dalle accuse.

NON SARÀ L’ULTIMO CASO

In ogni caso, osserva Quartz, “l’agenzia spaziale sta ottenendo un assaggio di ciò che le riserva il futuro. Questa può essere la prima accusa di un crimine oltre i confini della Terra, ma certamente non sarà l’ultima. E mentre non c’è dubbio che il lungo braccio della legge vada oltre questo pianeta, perseguire i casi che sorgono nello spazio sarà probabilmente particolarmente complicato”. “La tecnologia che McClain ha usato per accedere al conto bancario sulla Terra appartiene alla Nasa, e l’agenzia dovrebbe stare attenta ad aprire le sue reti ad avvocati in cerca di prove su questa o qualsiasi altra questione”, ha detto Mark Sundahl, direttore del Global Space Law Center della Cleveland State University, al New York Times. Inoltre, ha aggiunto, “solo perché è nello spazio non significa che non è soggetto alla legge”.

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