In forte ritardo sullo sviluppo di una AI proprietaria che infatti, nonostante tutti gli annunci e le conferenze, stenta realmente ad arrivare, Apple starebbe pensando seriamente di rilevare la startup Perplexity, l’unica aziende presente nel girone delle software house che contano a non avere trovato ancora un vero e proprio mecenate.
APPLE – PERPLEXITY, ACQUISIZIONE PERFETTA?
Per Apple un’eventuale operazione di tale portata avrebbe un indubbio vantaggio: anzitutto, le darebbe una Intelligenza artificiale proprietaria. In secondo luogo, dal momento che Perplexity ha impalcato i propri algoritmi a stregua di motore di ricerca, le permetterebbe eventualmente di sostituire Google. Infatti, benché sia poco noto, quando si fa una ricerca su Safari, il browser predefinito di iPhone, quella ricerca viene automaticamente eseguita attraverso i canali virtuali di Mountain View.
CUPERTINO SI TUFFA NEL SETTORE DEI MOTORI DI RICERCA?
Una soluzione che finora aveva soddisfatto sia Apple sia Google, permettendo alla prima di incamerare decine di miliardi di dollari l’anno per la concessione a Google di tale vantaggio competitivo sulle rivali (nel 2022 secondo le carte del processo che l’Antitrust americana sta portando avanti nei riguardi di Big G, per quella ‘prelazione’, la Big Tech di Sundar Pichai avrebbe sborsato 20 miliardi e tale accordo andrebbe avanti dal 2002) mentre a Mountain View, che tramite il proprio sistema operativo Android ha già di fatto una posizione privilegiata su tutti i device “non iOs”, l’accordo dà modo di essere la prima scelta un po’ ovunque.
Proprio al processo avviato dall’Antitrust Apple aveva ammesso che tale soluzione le è comoda in quanto sviluppare un motore di ricerca proprietario le sarebbe costato miliardi. Così facendo, invece, è l’azienda di Tim Cook a incassarne decine e decine annualmente. Tuttavia con Google che rischia smembramenti e spezzatini, la Mela morsicata potrebbe ora volersi mettere al riparo dalle conseguenze di un procedimento la cui portata è tutta da comprendere.
PERPLEXITY SOTTRAE A GOOGLE IL MONOPOLIO NEGLI SMARTPHONE?
Per paradosso, il solo aspetto che potrebbe giocare a favore di Google nella causa avviata dall’Antitrust è anche quello che Mountain View si augura non si concretizzi per davvero: le mosse più recenti di Perplexity sembrano infatti lasciar presagire che l’agguerrita startup si stia muovendo in modo da ridurre la presenza dell’avversaria nel settore, cruciale, degli smartphone.
Qualche settimana fa Google è riuscita a sventare all’ultimo la defenestrazione della sua Intelligenza artificiale dai cellulari Motorola (della cinese Lenovo) più interessati agli algoritmi smart della startup Perplexity: adesso il medesimo scenario sembra profilarsi con Samsung con una partnership tra la startup americana e il costruttore sudcoreano. Questo elemento, peraltro, laddove si concretizzasse permetterebbe a sua volta ad Apple di dominare un comparto, quello dei motori di ricerca e delle AI per device portatili, che le sarebbe del tutto estraneo. Aprendo altri scenari a dir poco inediti.
COS’E’ PERPLEXITY AI
Fondata nel 2022 da Aravind Srinivas, Perplexity Ai è una delle poche startup americane nate prima della spinta propulsiva dovuta all’entusiasmo per l’Intelligenza artificiale esplosa a seguito del fenomeno di ChatGpt. Tale realtà ha ottenuto in breve tempo il supporto di investitori di primo piano come Jeff Bezos e Nvidia.
QUALCHE NUMERO
Questo grazie al fatto che la software house con sede a San Francisco si distingue dalla massa per l’integrazione di un motore di ricerca “à la Google”, analisi contestuale in tempo reale e l’interazione diretta con app di terze parti. L’azienda ha una valutazione di 9 miliardi di dollari e vanta secondo quanto comunica oltre 10 milioni di utenti attivi mensilmente.
NUOVO ROUND IN VISTA?
Bloomberg sostiene che Perplexity abbia avviato trattative per raccogliere fino a 1 miliardo di dollari in un nuovo round di finanziamenti che, se portato a compimento, valuterebbe la startup 18 miliardi di dollari. Secondo il Wall Street Journal l’operazione sarebbe di portata inferiore anche se comunque astronomica: Perplexity AI sarebbe destinata a raccogliere 500 milioni di dollari per una valutazione sui 14 miliardi di dollari.
L’AUMENTO DI CAPITALE DICEMBRINO
L’ultimo aumento di capitale soltanto sul finire dello scorso anno pari sempre a 500 milioni di dollari. L’operazione era stata condotta da Institutional Venture Partners e conclusa negli stessi giorni durante i quali la startup aveva annunciato l’acquisizione di Carbon, una realtà specializzata nel collegamento di sistemi di intelligenza artificiale a fonti di dati esterne.