La seconda volta è quella buona per la russa Soyuz
Dopo che il primo approccio all’Iss è stato interrotto a causa di un malfunzionamento, oggi la navicella spaziale russa Soyuz è riuscita ad attraccare. A bordo il robot umanoide Fedor
Buona la seconda per la navetta russa Soyuz. Alle 5.08 italiane di oggi il veicolo MS-14 è riuscito ad attraccare alla Stazione Spaziale Internazionale dopo un primo tentativo di aggancio fallito lo scorso 24 agosto.
The Soyuz MS-14 is home at the Zvezda module! Contact and capture confirmed at 11:08 pm ET. https://t.co/cBNqC5JGaz pic.twitter.com/vc04xod0sm
— International Space Station (@Space_Station) August 27, 2019
Obiettivo della missione far volare la Soyuz senza un equipaggio umano per testare nuovi aggiornamenti e software e consegnare il robot Fedor alla Iss.
A BORDO IL ROBOT MADE IN RUSSIA FEDOR
Fedor, che sta per Final Experimental Demonstration Object Research, è il primo robot umanoide inviato nello spazio dalla Russia e imparerà piccoli compiti svolti dagli astronauti durante la permanenza di 10 giorni sulla Stazione. A seguire Fedor sarà il cosmonauta russo Aleksandr Skvortsov. Il robot ha le dimensioni di un adulto umano e può emulare i movimenti del corpo umano usando le sue mani robotiche, che hanno dita in grado di contenere attrezzature come cacciaviti ed estintori.
TUTTE LE VOLTE DEI ROBOT NELLO SPAZIO
Fedor non è il primo robot umanoide inviato nello spazio. Nel 2011, l’agenzia spaziale statunitense Nasa ha inviato Robonaut 2 sull’Iss. Durante la sua permanenza, il robot ha eseguito vari compiti amministrativi sulla stazione, ma alla fine ha smesso di accendersi correttamente ed è stato restituito sulla Terra a maggio 2018 per le riparazioni. Nel 2013, anche il Giappone ha inviato un piccolo robot nello spazio, chiamato Kirobo.
IL PRIMO TENTATIVO FALLITO
La Soyuz MS-14 inizialmente era attesa al modulo di attracco MIM2, ma in seguito al fallito tentativo di attracco registratosi sabato scorso, oggi è stata agganciata al modulo di attracco Zvezdà. Per rendere possibile l’operazione, ieri il cosmonauta russo Aleksandr Skvortsov aveva reso disponibile il modulo Zvezdà spostando manualmente la Soyuz MS-13, che vi era attraccata, nel modulo MIM2.
L’OBIETTIVO DELL’AGENZIA ROCOSMOS
La Russia ha lanciato Soyuz MS-14 senza equipaggio come test per l’utilizzo del più recente lancio di Soyuz-2.1a come veicolo per i futuri equipaggi di veicoli spaziali Soyuz, in sostituzione del veicolo Soyuz-FG attualmente utilizzato per tali missioni. Il robot Fedor ha un certo numero di sensori integrati a bordo e può misurare cose come le forze esercitate sui passeggeri, così come vibrazioni e altro, per fornire un’idea precisa di ciò che un passeggero umano vivrebbe a bordo del veicolo. Si tratta del primo utilizzo di un robot in questa veste da parte dell’agenzia spaziale russa Rocosmos.
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