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Soyuz Roscomos

La seconda volta è quella buona per la russa Soyuz

L'articolo di Chiara Rossi

 

Buona la seconda per la navetta russa Soyuz. Alle 5.08 italiane di oggi il veicolo MS-14 è riuscito ad attraccare alla Stazione Spaziale Internazionale dopo un primo tentativo di aggancio fallito lo scorso 24 agosto.

Obiettivo della missione far volare la Soyuz senza un equipaggio umano per testare nuovi aggiornamenti e software e consegnare il robot Fedor alla Iss.

A BORDO IL ROBOT MADE IN RUSSIA FEDOR

Fedor, che sta per Final Experimental Demonstration Object Research, è il primo robot umanoide inviato nello spazio dalla Russia e imparerà piccoli compiti svolti dagli astronauti durante la permanenza di 10 giorni sulla Stazione. A seguire Fedor sarà il cosmonauta russo Aleksandr Skvortsov. Il robot ha le dimensioni di un adulto umano e può emulare i movimenti del corpo umano usando le sue mani robotiche, che hanno dita in grado di contenere attrezzature come cacciaviti ed estintori.

TUTTE LE VOLTE DEI ROBOT NELLO SPAZIO

Fedor non è il primo robot umanoide inviato nello spazio. Nel 2011, l’agenzia spaziale statunitense Nasa ha inviato Robonaut 2 sull’Iss. Durante la sua permanenza, il robot ha eseguito vari compiti amministrativi sulla stazione, ma alla fine ha smesso di accendersi correttamente ed è stato restituito sulla Terra a maggio 2018 per le riparazioni. Nel 2013, anche il Giappone ha inviato un piccolo robot nello spazio, chiamato Kirobo.

IL PRIMO TENTATIVO FALLITO

La Soyuz MS-14 inizialmente era attesa al modulo di attracco MIM2, ma in seguito al fallito tentativo di attracco registratosi sabato scorso, oggi è stata agganciata al modulo di attracco Zvezdà. Per rendere possibile l’operazione, ieri il cosmonauta russo Aleksandr Skvortsov aveva reso disponibile il modulo Zvezdà spostando manualmente la Soyuz MS-13, che vi era attraccata, nel modulo MIM2.

L’OBIETTIVO DELL’AGENZIA ROCOSMOS

La Russia ha lanciato Soyuz MS-14 senza equipaggio come test per l’utilizzo del più recente lancio di Soyuz-2.1a come veicolo per i futuri equipaggi di veicoli spaziali Soyuz, in sostituzione del veicolo Soyuz-FG attualmente utilizzato per tali missioni. Il robot Fedor ha un certo numero di sensori integrati a bordo e può misurare cose come le forze esercitate sui passeggeri, così come vibrazioni e altro, per fornire un’idea precisa di ciò che un passeggero umano vivrebbe a bordo del veicolo. Si tratta del primo utilizzo di un robot in questa veste da parte dell’agenzia spaziale russa Rocosmos.

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