Il ritorno degli esseri umani sulla Luna “non avverrà prima del 2026”.
È quello che emerge dal rapporto dell’Office of Inspector General (Oig) della Nasa, l’agenzia spaziale americana, pubblicato lunedì.
Già la scorsa settimana i funzionari della Nasa avevano annunciato di aver ritardato i piani per l’allunaggio di astronauti americani dal 2024 al 2025.
Ma ora l’organo di controllo della Nasa allunga ancora la tabella di marcia per la Luna.
Nell’ultimo rapporto, l’Ufficio dell’Ispettore Generale spiega che il programma Artemis per riportare gli americani sulla Luna sta incontrando “difficoltà tecniche e ritardi accentuati dalla pandemia Covid-19 e dagli eventi meteorologici”.
Inoltre, l’amministratore della Nasa Bill Nelson ha citato i ritardi dovuti alle controversie legali come una delle ragioni principali per estendere la data prevista. L’azienda Blue Origin di Jeff Bezos ha intentato infatti una causa su un contratto della Nasa con SpaceX di Elon Musk per costruire il veicolo da atterraggio lunare Artemis.
La missione segnerebbe il primo allunaggio per gli astronauti della Nasa sulla superficie lunare dagli anni ’70.
Tutti i dettagli.
SI DILATA LA TABELLA DI MARCIA DELLA NASA PER IL RITORNO SULLA LUNA
La prima missione di atterraggio sulla luna probabilmente non decollerà fino al 2026, secondo l’Oig.
Già la scorsa settimana la Nasa aveva aggiornato la cronologia del programma. Era previsto già a febbraio un volo di prova non pilotato del razzo lunare e dell’astronave Orion, seguito da un volo pilotato intorno alla luna non prima di maggio 2024 e il primo atterraggio nel 2025.
Slitta di nuovo quindi la tabella di marcia dell’agenzia spaziale americana.
POSTICIPATI I PIANI DI TRUMP
Si tratta del primo riconoscimento ufficiale da parte della Nasa che la data obiettivo del 2024 dell’amministrazione Trump per la missione Artemis 3 — il primo sbarco sulla luna — non è più considerata fattibile.
L’amministrazione Trump aveva precedentemente anticipato la scadenza per un nuovo atterraggio dal 2028 al 2024.
“L’obiettivo dell’amministrazione Trump dell’atterraggio umano nel 2024 non era basato sulla fattibilità tecnica”, ha sottolineato la scorsa settimana il numero uno della Nasa Bill Nelson.
A CHE PUNTO È IL PROGRAMMA ARTEMIS
Al momento la Nasa sta preparando il primo razzo Space Launch System e una capsula Orion — Artemis 1 — per il lancio in un viaggio non pilotato oltre la luna e ritorno già a febbraio. Tuttavia, l’Ufficio dell’Ispettore Generale prevede che il volo slitterà di molti altri mesi.
IL COSTO DEL RITORNO SULLA LUNA DELLA NASA
Si stima che il programma Artemis costerà quasi 93 miliardi di dollari fino al 2025, secondo il rapporto.
ELOGIO PER SPACEX
Al di là dei ritardi accumulati, l’audit elogia il “ritmo veloce” della produzione di SpaceX, grazie a un sistema che “produce molte parti e componenti del motore in-house”.
Durante le visite in agosto al quartier generale in California e alle fabbriche in Texas, l’Oig ha detto che 20 prototipi di Starship e 100 motori Raptor sono pronti.
Negli ultimi 15 anni, il tempo medio tra l’assegnazione di un contratto e il primo volo è stato di otto anni e mezzo. SpaceX dovrebbe raggiungere questo risultato in metà tempo, riferisce l’Oig.
NONOSTANTE LA CONTROVERSIA CON BLUE ORIGIN
Tra i ritardi accumulati, il numero uno della Nasa ha citato anche le controversie legali su un contratto con SpaceX di Elon Musk per costruire il veicolo da atterraggio lunare come una delle ragioni principali per estendere la data prevista.
Un giudice federale il 4 novembre ha respinto una causa della società spaziale Blue Origin di Jeff Bezos contro il governo degli Stati Uniti riguardo la decisione della Nasa di assegnare un contratto da 2,9 miliardi di dollari per un lander lunare a SpaceX.