Continua il successo di ITADINFO, il convegno italiano sulla didattica dell’informatica nella scuola, che, dopo aver avuto a Bari il suo battesimo nel 2023 e a Genova nel 2024 la conferma, quest’anno a Salerno, dal 3 al 5 ottobre ha visto crescere del 20% la partecipazione di docenti di scuola e ricercatori universitari.
Fin dalla giornata iniziale ho percepito una positiva sensazione di rinnovato entusiasmo da parte dei partecipanti, in coda al banco della registrazione. Probabilmente ci sarà stato un effetto delle Nuove Indicazioni Nazionali per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione (cioè, primaria e secondaria di primo grado), che hanno finalmente inserito l’informatica come oggetto di studio a partire dai primi anni di scuola, ma penso abbia influito anche l’abbassamento dell’età media degli iscritti: quest’anno circa la metà di loro aveva al più 50 anni, mentre in passato questa percentuale si attestava intorno al 40%.
Per noi del Laboratorio Nazionale CINI “Informatica e Scuola” che abbiamo fondato il convegno e lo organizziamo ogni anno, questa volta in collaborazione con il Dipartimento di Informatica dell’Università di Salerno, l’associazione di promozione sociale “APS Programma il Futuro” e il Progetto Nazionale “Informatica” del Piano Lauree Scientifiche, si è trattato di un bel risultato.
Tre giornate di incontri, nelle quali insegnanti di scuola e universitari hanno discusso relazioni scientifiche, presentato le loro esperienze sul campo e approfondito attraverso laboratori formativi il vasto campo della didattica dell’informatica. Vi sono stati in totale oltre 60 contributi già disponibili negli atti online, risultato di una selezione ottimamente condotta dalle colleghe Veronica Rossano e Maria Angela Pellegrino, le coordinatrici del comitato scientifico del convegno. Particolarmente vive le sessioni di presentazione mediante poster, una novità introdotta quest’anno che è stata apprezzatissima sia dagli autori che dal pubblico. Numerose le discussioni sull’intelligenza artificiale e sul suo uso nella scuola, un tema particolarmente caldo e dibattuto e su cui certamente le interazioni e le iniziative continueranno, sia nel laboratorio che nel progetto Programma il Futuro. La presenza fisica degli sponsor espositori: Axios, Bimed, CeRICT, Edizioni Themis, Robotics 3D, con le loro interessanti proposte di prodotti e servizi è stata un ulteriore motivo di interesse per i partecipanti, oltre aver contributo alla possibilità di realizzare il convegno, unitamente allo sponsor SeeWeb.
La sessione di saluti istituzionali è stata coordinata dalla collega di Salerno, Filomena Ferrucci, che insieme agli altri colleghi Vittorio Scarano, Maria Angela Pellegrino e Fabio Palomba (e gli studenti volontari) hanno svolto un eccellente lavoro di organizzazione locale e preparato un ottimo programma sociale, al quale la bellissima città di Salerno che ha contribuito con le sue bellezze naturali e artistiche.
I saluti sono stati aperti da Massimo Bisogno, il Direttore Generale dell’Ufficio Speciale per l’Amministrazione Digitale della Regione Campania, ha sostenuto l’importanza – per un mondo sempre più digitale – di insegnare l’informatica fin dalla scuola. Su questa linea ha proseguito Massimiliano Natella, l’Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Salerno, ribadendo che l’informatica è una materia formativa di importanza generale che deve essere presente nel percorso educativo di tutti i cittadini. Ho osservato con piacere che, per la prima volta in un incontro pubblico su questi temi, mi son trovato a dialogare con due rappresentanti delle istituzioni che non parlavano genericamente di digitale per “sentito dire” ma perché si erano laureati in Informatica (o meglio, in “Scienze dell’Informazione”, il nome che il corso di laurea ha avuto fino al cambio di millennio).
Ha poi proseguito Ilaria Peano, la Program Manager “Ricerca e Istruzione” della Fondazione CRT, che attraverso il suo progetto Diderot ha sostenuto quest’anno in maniera significativa l’organizzazione del convegno, osservando come gli studenti, a tutti i livelli dell’istruzione, ci pongono continuamente sfide, con la loro curiosità e apertura alle novità, che sono particolarmente impegnative nel nostro settore. Stefano Russo, dell’Università di Napoli e neo-eletto Presidente del CINI (il Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica, di cui fa parte il laboratorio nazionale “Informatica e Scuola”) ha ricordato come, tra i laboratori nazionali del CINI, quello sulla scuola sia soprattutto un investimento sul futuro, perché formerà i cittadini che costruiranno la società tra vent’anni. Nel mio ruolo di Direttore del laboratorio, io ho ricordato come, con colleghi che erano attivi da prima di me nel settore della didattica dell’informatica, abbiamo fatto partire nel 2014 un gruppo di lavoro su questo tema all’interno del CINI, che a quel tempo stava preparando l’avvio dei laboratori nazionali. Nel dicembre 2017 abbiamo poi pubblicato la nostra proposta di indicazioni nazionali per l’insegnamento dell’informatica nella scuola, che è stata un base importante di partenza per l’inserimento dell’informatica nelle Nuove Indicazioni Nazionali. Il Laboratorio – fondato nel 2020 – è al suo secondo triennio di attività. A questo si è affiancata un’attività a livello europeo che ha portato, nel novembre 2023, alla raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea per l’inserimento dell’informatica nella scuola dell’obbligo, che il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha realizzato quest’anno.
Un ulteriore elemento di novità è stata la sessione finale, che diversamente da quanto normalmente accade ha visto la partecipazione della quasi totalità degli iscritti al convegno, attivi anche sulla pagina social del convegno con complimenti e inviti a continuare. La sessione è stata dedicata a un dibattito sull’importanza della divulgazione dei concetti scientifici dell’informatica verso i giovani adolescenti anche mediante video, uno strumento che sembra diventato il canale di riferimento per la loro ricerca di informazioni, e al quale ha dato il suo contributo il personaggio virtuale di Proxy, protagonista di una miniserie animata per guidare alla scoperta dell’informatica.
Ci rivedremo a Padova nel 2026 per festeggiare il quarto compleanno di ITADINFO!
(I lettori interessati potranno dialogare con l’autore, a partire dal terzo giorno successivo alla pubblicazione, su questo blog interdisciplinare.)