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Di cosa sono fatti gli iPhone?

Che cosa emerge da uno studio accademico sugli iPhone. Tutti i dettagli

Piccoli, tascabili e indispensabili. Gli smartphone sono entrati nelle nostre vite e nella nostra quotidianità, eppure poco sappiamo di quello che c’è dietro uno schermo che ci permette di messaggiare e parlare con chi sta dall’altra parte del mondo, quando e come vogliamo.

A chiedersi di cosa sono fatti gli iPhone (tra gli smartphone più venduti) è stato il docente di geologia Arjan Dijkstra, che dotato di camice bianco, visiera protettiva e di una videocamera per filmare il tutto, ha gettato un iPhone 4S in un frullatore. Obiettivo: polverizzarlo.

TROPPE MATERIE PRIME

Dijkstra e il docente di geologia dell’Università di Plymouth, Colin Wilkins, nel video, hanno provato a denunciare l’enorme quantità di materia che serve per produrre i nostri smartphone.

ALLA RICERCA DELLA VERITA’

I produttori di smartphone, come Apple, forniscono un quadro generale dei metalli utilizzati dall’azienda, ma non l’esatta composizione dei componenti nei telefoni e nei tablet. E così, i due scienziati si sono impegnati a “mostrare a tutti quanti di questi materiali sono usati in quello che è un piccolo oggetto – che mettiamo nelle nostre tasche”, ha raccontato Wilkins.

La polvere di iPhone è stata miscelata con perossido di sodio a una temperatura di quasi 500°C per studiare la composizione chimica dello smartphone.

COSA C’E’ IN UN IPHONE?

Dallo studio è emerso che nell’iPhone c’è una discreta quantità di metalli di base, compresi 33 grammi di ferro, 6 grammi di rame, 2,7 grammi di nichel e 0,7 grammi di stagno. Come si legge su Quartz, ci sono anche metalli di terre rare, come tungsteno (900 mg), cobalto (70 mg), nonché piccole quantità di metalli preziosi come oro e argento. Per
I ricercatori hanno concluso che per produrre un singolo smartphone occorrerebbero estrazioni da 10 a 15 chilogrammi di minerali.

BISOGNA RICICLARE

“Se consideriamo che stiamo producendo 1,4 miliardi di telefoni all’anno – ha affermato Wilkins – diventa importante fare uno sforzo per riciclare tutto o quel metallo sono molto significative”, afferma Wilkins.

L’IMPEGNO DI APPLE

Proprio qualche mese fa, intanto, Apple ha depositato il suo Rapporto sui Conflict Minerals del 2018 con la SEC, in cui sosteneva l’impegno a reperire minerali che non alimentano i conflitti armati o aiutano gruppi terroristici.

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