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Ecco come Zuckerberg si loda e s’imbroda per fine anno (nonostante i trambusti di Facebook nel 2018)

Il bilancio del difficile 2018 di Facebook dopo gli scandali Cambridge Analytica secondo il ceo Mark Zuckerberg

 

Non è stato un anno facile, per Facebook. Il colosso di Menlo Park ha dovuto gestire la crisi Cambridge Analytica, con il furto dei dati di milioni di utenti. Per non parlare delle accuse alla Russia di aver utilizzato il social network per influenzare illecitamente l’esito del voto di varie tornate elettorali, in Usa e in Europa. Le accuse si sono riverberate su Mark Zuckerberg e lo hanno costretto ad affrontare le inchieste del Congresso, con un’audizione in particolare in cui è sembrato in difficoltà. Tuttavia, nel “bilancio di fine anno”, il Ceo di Facebook si autopromuove, dichiarandosi “orgoglioso dei progressi che abbiamo fatto” nel migliorare il social network.

CHE COSA HA SCRITTO ZUCKERBERG SU FACEBOOK

«La mia sfida personale per il 2018 è stata concentrarmi sulle principali problematiche della nostra comunità – ha scritto in un post – Che si trattasse dell’evitare interferenze elettorali, di bloccare gli hate speech e la disinformazione, di accertarci che le persone avessero il controllo delle loro informazioni, o di assicurarci che i nostri servizi accrescessero il benessere delle persone. Per ciascuno di questi temi, sono orgoglioso dei progressi che abbiamo fatto».

GLI OBIETTIVI SVENTAGLIATI DI FACEBOOK

Quella di darsi un obiettivo pubblico all’inizio di ogni anno è un’abitudine nota di Zuckerberg. Nel 2018, il target era appunto sistemare Facebook. Un risultato raggiunto, secondo il ceo, anche se per sua stessa ammissione resta ancora molto da fare. «Risolvere questi problemi non è una questione risolvibile in un anno – ha aggiunto – Ma in ciascuna delle aree che ho menzionato, abbiamo stabilito piani pluriennali per migliorare i nostri sistemi e stiamo procedendo bene sulla roadmap».

LE AMMISSIONI DI ZUCKERBERG

Zuckerberg ha ammesso che per alcuni temi, come le interferenze elettorali o i discorsi dannosi, i problemi non si risolveranno mai del tutto, «ma abbiamo costruito i più avanzati strumenti al mondo per fronteggiarli».

I PROGRESSI DI FACEBOOK SECONDO ZUCKERBERG

Zuckerberg ha quindi elencato alcuni dei progressi fatti, dall’eliminazione degli account fake che alimentano la propaganda, ai partenariati con i fact-checkers per smascherare le “bufale”, alle collaborazioni con i governi. «Uno dei cambiamenti che abbiamo introdotto ha ridotto la massa di video virali di 50 milioni di ore al giorno. Nel complesso, questi cambiamenti hanno ridotto l’engagement (ovvero la pervasività di un contenuto, che Facebook utilizza per monetizzare, ndr) e le rendite sul breve termine, e tuttavia noi crediamo ci aiuteranno a costruire una comunità più forte e un business sul lungo termine».

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