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Cesi Spa

Eni e Terna, tutto su Cesi che fornirà celle solari alla tedesca SpaceTech per satelliti americani

L'italiana Cesi (controllata da Eni e Terna) fornirà celle solari alla tedesca SpaceTech per equipaggiare otto satelliti al mese. Fatti, numeri e approfondimenti sull'azienda

Made in Italy le celle solari per portare internet nelle zone più remote della terra, nel progetto avviato dagli Usa.

La multinazionale italiana Cesi ha firmato un contratto, con opzioni fino a un valore superiore ai 100 milioni di euro in cinque anni, con i tedeschi di SpaceTech GmbH, società di produzione di sistemi per lo spazio, che prevede fornitura di centinaia di migliaia di celle solari per equipaggiare otto satelliti al mese. Lo rende noto un comunicato dell’azienda con sede a Milano con un giro d’affari di circa 139 milioni e un Ebidta di 20 milioni nel 2019.

Le celle alimenteranno i satelliti spaziali americani, fornendogli l’energia necessaria per portare internet in ogni parte del pianeta, compresi i poli.

Proprio un anno fa Cesi aveva sottoscritto un accordo da 13 milioni di euro con l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) nell’ambito del progetto Space Factory del Pnrr, asset strategico nel settore dei piccoli satelliti, per l’incremento della propria capacità produttiva.

Tutti i dettagli sull’operazione e sulla società controllata da Eni e Terna.

COSA FA CESI SPA

Il Centro elettrotecnico sperimentale italiano (Cesi), attivo nell’ingegneria energetica per l’elettricità e le rinnovabili, ha progettato, prodotto e testato nei laboratori di Milano le celle solari che già alimentano oltre cento satelliti civili per clienti di venticinque paesi nel mondo, facendo ricorso a tecnologie proprietarie.

L’azienda italiana è infatti uno dei quattro produttori mondiali di questi prodotti e l’unico a controllo totalmente europeo.

Le celle Cesi sono composte da materiali come l’arseniuro di gallio e il fosfuro di indio e gallio in grado di resistere alle condizioni estreme dell’ambiente spaziale. Nello spazio, infatti, il silicio delle comuni celle solari terrestri non resisterebbe in modo adeguato. Cesi ha inoltre sviluppato tecnologie come quella delle celle flessibili in grado di adattarsi alla superficie dei satelliti o dei veicoli spaziali. Il suo ‘Integral Assembly’ (assemblaggio integrale, ndr) evita l’uso del vetro di copertura delle celle, riducendo così il peso e i costi di lancio dei satelliti.

LE SEDI

L’azienda ha sedi a Milano, Arnhem (Paesi Bassi), Berlino e Mannheim (Germania), Chalfont e Knoxville (Usa), Praga (Repubblica ceca), Dubai, Rio de Janeiro (Brasile), Shangai (Cina) e Santiago del Cile.

IL CONTRATTO MILIONARIO CON LA TEDESCA SPACETECH

Ora Cesi ha firmato un contratto quinquennale da oltre 100 milioni di euro con la tedesca SpaceTech, attiva nei sistemi spaziali. L’azienda si impegna a fornire “centinaia di migliaia di celle solari per equipaggiare 8 satelliti al mese”. Le celle alimenteranno i satelliti spaziali americani, fornendo loro l’energia necessaria per portare internet in ogni parte del pianeta, compresi i poli. “Il contratto – spiega l’amministratore delegato Domenico Villani – non è solo un segno della nostra competenza tecnologica, ma anche della nostra capacità di essere parte integrante di progetti ambiziosi”. Secondo Villani le tecnologie spaziali “supporteranno sempre più le applicazioni terrestri, contribuendo, così, al miglioramento della vita sul nostro pianeta e Cesi è pronta per questa sfida”.

FOCUS SULLA SPACE ECONOMY

L’economia dello spazio è, secondo Cesi, “in forte espansione, con previsioni che indicano un valore di mille miliardi di euro entro il 2030 e un incremento medio annuo dell’11%, rispetto ai 470 miliardi di euro del 2023”. In questo ambito, l’Italia ha previsto un investimento totale di 4,6 miliardi di euro nel 2022 a cui si aggiungono 2,3 miliardi di euro derivanti dal Pnrr e 300 milioni dal programma Artemis, oltre a più di 3 miliardi per investimenti nell’Agenzia Spaziale Europea (Esa).

ENI, TERNA E PRYSMIAN TRA I SOCI DI CESI SPA

Come si legge sul sito web, tra i soci di Cesi spa figurano: Eni e Terna (entrambi al 42,7%), Prysmian (6,4%), Hitachi Energy Italy (5,7%), Cesi spa /2%), Balcke-Durr Energy solutions spa (0,3%) e Sevider Spa (0,094%).

I VERTICI

Compongono il cda presieduto da Guido Bortoni: Domenico Villani (ad), Gianni Vittorio Armani, Alberto Calvo, Chiara dalla Chiesa, Giacomo Donnini, Fabio Ignazio Romeo, Nicola Rossi, Francesco Salerni e Flavio Villa.

I CLIENTI

Attivo in 70 paesi del mondo, Cesi vede tra i principali clienti le aziende di generazione energetica, le agenzie spaziali, gli operatori della rete di trasmissione e distribuzione, i produttori internazionali di componenti e sistemi elettrici e digitali, gli investitori privati e le istituzioni pubbliche, dai governi alla pubblica amministrazione, dagli enti locali alle autorità regolatorie. L’azienda lavora anche con diverse istituzioni finanziare internazionali. Tra queste World Bank, European Bank for Reconstruction and Development, Inter-American Bank, Asian Development Bank ed Arab Fund.

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