Skip to content

Starlink forze armate

Ecco come la Russia punta a sfidare Starlink di Musk con Sfera

La Russia punta a dispiegare circa 2.600 satelliti in orbita entro il 2036. È l'obiettivo delineato da Yury Borisov, il capo dell'agenzia spaziale Roscosmos. Ma è fattibile l'ambizioso programma di Mosca? Fatti, numeri e il commento degli esperti

Mosca sfiderà le costellazioni satellitari Starlink e Oneweb con la propria chiamata Sfera.

Era giugno 2018 quando il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato il programma Sfera, costellazione di satelliti per le comunicazioni e il telerilevamento della Terra. Secondo Dmitry Rogozin, l’ex direttore generale dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, il programma creerà cinque costellazioni satellitari per i servizi di telecomunicazione e altre cinque per il telerilevamento. Il primo satellite del programma, lo Skif-D, è stato lanciato il 22 ottobre 2022.

Ora la Russia punta a dispiegare circa 2.600 satelliti del programma Sfera in orbita entro il 2036. È l’obiettivo delineato da Yury Borisov, attuale capo dell’agenzia spaziale Roscosmos. Ma è realizzabile?

Tutti i dettagli.

IL PROGETTO SFERA DELLA RUSSIA

Roscosmos ha lanciato Skif-D – il primo satellite della nuova costellazione multisatellite Sfera – su un razzo di media portata Soyuz-2.1b dallo spazioporto di Vostochny, nell’Estremo Oriente russo, il 22 ottobre 2022.

In precedenza, Roscosmos aveva cercato di lanciare più di 600 sistemi nello spazio come parte di questo progetto, ma i tagli al budget lo hanno impedito. Ora l’agenzia punta 360 satelliti, anche se Borisov ha affermato che l’obiettivo dovrebbe essere di almeno 1.200.

Il governo ha accettato di approvare 180 miliardi di rubli (2 miliardi di dollari) per 162 satelliti. Tuttavia, finora lo stato ha stanziato 95 miliardi di rubli e una strategia volta a sviluppare ulteriormente il settore delle comunicazioni nazionali fino al 2035 prevede il lancio di sei satelliti geostazionari, rileva Defense News.

Mentre lo scorso 3 luglio Borisov ha parlato di un obiettivo di produzione di almeno 250 satelliti all’anno per vari scopi, il paese attualmente ne produce circa 15 all’anno, nonostante una capacità esistente di produrne circa 40 ogni anno, precisa ancora la testata specializzata in difesa americana.

OBIETTIVO IRREALISTICO SECONDO UN ESPERTO DEL CEPA

Alla luce di questi fatti, riuscirà la Russia ad avere oltre 2500 satelliti Sfera in orbita prima del 2036?

L’obiettivo di Roscosmos è irrealistico, secondo Pavel Luzin, un esperto di politica spaziale presso il think tank Center for European Policy Analysis (Cepa). Ha osservato che i satelliti probabilmente svolgeranno diverse funzioni, tra cui osservazione ottica, comunicazioni, meteorologia, radar e servizio televisivo.

“Tutti i satelliti seri che la Russia ha lanciato nello spazio dal 2022 sono stati prodotti utilizzando componenti elettronici occidentali importati acquistati non più tardi della metà degli anni 2010, prima delle prime sanzioni”, ha spiegato Luzin a Defense News, riferendosi alle restrizioni economiche imposte alla Russia in seguito alla sua invasione su vasta scala dell’Ucraina.

“Si rivela una contraddizione fondamentale: la Russia ha un grosso problema con la produzione di satelliti, ma allo stesso tempo la Russia dichiara che in appena un paio d’anni sarà in grado di produrre [250] satelliti di alta qualità per vari scopi all’anno e sta già padroneggiando le tecnologie della sua produzione di nastri trasportatori”, ha proseguito Luzin. “Questo semplicemente non accade”.

La Russia può trovare componenti sul mercato mondiale per la produzione di diversi satelliti, ma non abbastanza per produrne centinaia, ha aggiunto Luzin. “I dirigenti delle aziende riferiscono che nonostante le sanzioni, l’industria è viva, anche se in realtà potrebbero non sapere dove trovare componenti per centinaia di satelliti”.

CONTINUA L’ESPANSIONE DI STARLINK

Se Roscomos punta ad avere una Starlink made in Russia, Sfera dovrà recuperare terreno in fretta.

Continua infatti l’espansione della costellazione di SpaceX, la società aerospaziale americana di Elon Musk. Dal 2019, Starlink ha ampliato la propria rete in orbita terrestre bassa fino a raggiungere oltre 6.000 satelliti, posizionandosi rapidamente come il più grande operatore satellitare al mondo e rivale di Viasat, OneWeb (acquisita da Eutelsat) e Amazon Kuiper.

Quindi Starlink ha un grande vantaggio sui suoi rivali possedendo più della metà dei satelliti ora nello spazio, sta correndo verso l’ambizioso obiettivo del ceo Elon Musk di lanciare una “megacostellazione” di 42.000 satelliti entro il prossimo anno. Unica certezza sui numeri della costellazione infatti è l’autorizzazione ottenuta da SpaceX da parte dell’autorità federale americana per le comunicazioni di poter lanciare complessivamente 12mila satelliti.

Torna su