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Giappone Missil

Ecco come il Giappone accelera sullo sviluppo di missili

L'11 aprile il ministero della Difesa del Giappone ha assegnato un contratto del valore di circa 3 miliardi di dollari alla principale aziende nazionale della difesa, Mitsubishi Heavy Industries (Mhi) per lo sviluppo e la produzione di massa di missili a lungo raggio. L'analisi di Aurelio Giansiracusa di Ares Difesa

Il Ministero della Difesa Giapponese ha assegnato quattro contratti del valore complessivo di 378 miliardi yen, pari a 2,84 miliardi di dollari, alla Mitsubishi Heavy Indutries relativi ad altrettanti programmi missilistici che interessano tutte e tre le Forze di Autodifesa.

COSA PREVEDONO I CONTRATTI FIRMATI CON MITSUBISHI HEAVY INDUSTRIES

In particolare si tratta della produzione in serie del missile guidato terra-nave Type 12 potenziato (lanciabile da terra), della produzione in serie di munizioni plananti ad alta velocità per la difesa delle isole, dello sviluppo di missili guidati terra-nave Type 12 con capacità potenziate (lanciati da terra, lanciati da navi, lanciati dall’aria) e dello sviluppo di missili guidati lanciati da sottomarini.

QUANDO INIZIERÀ LA PRODUZIONE IN SERIE DEI MISSILI TYPE-12

La produzione in serie del tipo potenziato di missili guidati superficie-nave Type 12 (lancio da terra) inizierà nel 2023 al fine di dispiegare il prima possibile il sistema. La consegna è prevista nel 2026 e nel 2027.

Inoltre, continuerà fino al 2027 lo sviluppo dei missili guidati terra-nave Type 12 con capacità potenziate (lanciati da terra, lanciati da navi, lanciati dall’aria) iniziato nel 2021.

Entro quest’anno sarà lanciata la produzione di munizioni plananti ad alta velocità per la difesa delle isole (missili ipersonici) al fine di velocizzare il dispiegamento, prevedendo la consegna dei primi sistemi operativi tra il 2026 ed il 2027.

TOKYO HA LANCIATO UN NUOVO PROGRAMMA MISSILISTICO

Infine, il Ministero della Difesa di Tokyo ha lanciato un nuovo programma missilistico teso a sviluppare un sistema d’arma lanciabile dai sottomarini, impiegabile contro navi di superficie e contro obiettivi terrestri; il relativo programma di sviluppo si svolgerà nel periodo 2023-2027.

La decisa svolta missilistica giapponese è volta a costituire un credibile deterrente a disposizione delle Forze di Autodifese in risposta alla crescente minaccia missilistica nord coreana ed all’espansionismo militare cinese.

LA STRATEGIA DEL GIAPPONE

Il Governo giapponese, infatti, oltre la capacità di deep strike quale risposta ad un vero e proprio attacco, nell’ambito della revisione del principio costituzionale di autodifesa, si riserva il diritto a colpire per primo (first strike), in caso di assoluta necessità ed in presenza di evidenti condizioni che confermino l’imminenza di un attacco, gli obiettivi ritenuti di valore strategico, come ad esempio le basi di lancio missilistiche.

Allo stato attuale, le Forze di Autodifese non hanno nel loro inventario sistemi atti a colpire a forte distanza obiettivi, ma solo sistemi missilistici supersonici con portata inferiore ai 300 km lanciabili dall’aria.

LE CAPACITÀ PREVISTE PER I NUOVI SISTEMI

I nuovi sistemi d’arma dovranno garantire capacità di colpire con grande precisione ad oltre 1000 km gli obiettivi di valore strategico in caso di necessità.

IL GIAPPONE HA LANCIATO ANCHE UN PROGRAMMA DI ACQUISTO DI 500 MISSILI AMERICANI

Nell’attesa del dispiegamento dei primi sistemi operativi sviluppati e costruiti da Mitsubishi Heavy Industries, il Giappone ha lanciato un programma di acquisto di cinquecento missili Tomahawk prodotti da Raytheon Missiles and Defense che, nella versione Block Va grazie al sofisticato sistema di guida ed attacco terminale, sono in grado di colpire con estrema precisione bersagli terrestri protetti situati ad oltre 1.600 km di distanza dal punto di lancio.

 

Articolo pubblicato su aresdifesa.it

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