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Google Corea

Ecco come Google e Ibm si fanno la guerra sui computer quantistici

Google ha comunicato che i suoi computer hanno raggiunto la “supremazia quantistica” ma per Ibm le cose non starebbero così. Tutti i dettagli sulla tenzone supertecnologica

È guerra aperta a colpi di bit tra Google e Ibm. Il colosso di Mountain View ha infatti comunicato ufficialmente che i suoi computer hanno raggiunto la “supremazia quantistica”, grazie alla performance del super-processore Sycamore in grado di risolvere in 200 secondi un problema di enorme complessità computazionale e sorpassando i terminali convenzionali. Ma a mettere in discussione questo primato è l’altra multinazionale made in Usa dei computer, Ibm. Ecco tutte le ultime novità.

CHE COSA SI LEGGE SU NATURE

Atteso da decenni, il computer quantistico non è mai stato così reale: lo dimostra l’esperimento senza precedenti coordinato da Google e condotto fra Germania e Stati Uniti nel quale la macchina ha risolto in poco più di 3 minuti un’operazione che a un computer tradizionale richiederebbe 10.000 anni. Il risultato è pubblicato su Nature dal gruppo del fisico John Martinis, di Google e dell’Università della California a Santa Barbara.

CHE COSA SONO I COMPUTER QUANTISTICI

I computer quantistici sfruttano le bizzarre proprietà del mondo degli atomi per aumentare le capacità di calcolo. “E’ un passo significativo verso la cosiddetta supremazia quantistica, ossia della capacità di questi computer di svolgere un compito che a un computer tradizionale richiederebbe un tempo lunghissimo, che può anche andare oltre l’età conosciuta dell’universo”, ha detto all’Ansa Augusto Smerzi, dell’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Ino).

COSA HA FATTO GOOGLE

Google ha affermato di aver superato le prestazioni dei dispositivi convenzionali grazie al processore quantistico Sycamore “che è stato in grado di eseguire un compito specifico in 200 secondi che avrebbe richiesto ai migliori supercomputer del mondo 10.000 anni per essere completato. Gli scienziati lavorano sui computer quantistici da decenni perché promettono velocità molto più elevate”, sottolinea la Bbc.

COME FUNZIONA UN COMPUTER QUANTISTICO

“Nei computer classici, l’unità di informazione è chiamata ‘bit’ e può avere un valore di 1 o 0. Ma il suo equivalente in un sistema quantico – il qubit (quantum bit) – può essere sia 1 che 0 allo stesso tempo. Questo fenomeno apre la porta a calcoli multipli da eseguire simultaneamente – si legge sulla Bbc -. Ma i qubit devono essere sincronizzati utilizzando un effetto quantico noto come entanglement, che Albert Einstein definì ‘azione spettrale a distanza’. Gli scienziati hanno lavorato sodo per costruire dispositivi di lavoro con qubit sufficienti per renderli competitivi con i tipi convenzionali di computer.

IL CALCOLO ESEGUITO DAL COMPUTER QUANTISTICO

“Sycamore contiene 54 qubit, anche se uno di essi non ha funzionato, e quindi il dispositivo ha funzionato con 53 qubit. Nel loro articolo su Nature, John Martinis di Google, e suoi colleghi hanno impostato il processore su un compito di campionamento casuale – per produrre cioè un insieme di numeri con una distribuzione veramente casuale -. Sycamore è stato in grado di completare l’operazione in tre minuti e 20 secondi. Al contrario, i ricercatori affermano nel loro articolo che Summit, il miglior supercomputer del mondo, impiegherebbe 10.000 anni per completare il compito”, evidenzia la Bbc.

ANCORA LONTANI DA UN VERO E PROPRIO COMPUTER QUANTISTICO

“È un dispositivo impressionante e certamente una pietra miliare impressionante. Siamo ancora lontani decenni da un vero e proprio computer quantistico in grado di risolvere i problemi che ci interessano”, ha dichiarato alla Bbc News il Prof Jonathan Oppenheim, della UCL, non coinvolto nell’ultimo studio. “È un test interessante, dimostra che hanno controllo sul dispositivo, e dimostra un basso tasso di errore. Ma è lontanissimo dal tipo di precisione di cui avremmo bisogno per avere un computer quantico su larga scala”.

IBM NON CI STA

Ibm, però, che ha lavorato su computer quantistici propri, ha messo in discussione alcune delle cifre snocciolate da Google. Come ricorda Wired, citando i ricercato di Ibm in una articolo sul sito dell’azienda “Google non avrebbe considerato tutta la potenza del supercomputer Summit. Come precisano, sono numerose e complesse le tecniche per migliorare le prestazioni impiegate nella simulazione che rendono Summit capace di risolvere l’operazione in tempi ragionevoli. Anzi: Summit sarebbe in grado di farlo in due giorni e mezzo e con una precisione superiore. ‘Questa è di fatto una stima conservativa, nel peggiore dei casi: ci aspettiamo che con ulteriori rifiniture il tempo si riduca ulteriormente’”.

I tecnici di Ibm si sono anche interrogati sulla definizione di Google di “supremazia quantistica” e hanno detto che può trarre in inganno: “In primo luogo perché per la sua definizione più rigorosa l’obiettivo non è stato raggiunto. Ma più fondamentalmente, perché i computer quantistici non regneranno mai ‘supremi’ sui computer classici, ma piuttosto lavoreranno di concerto con loro, poiché ognuno ha i suoi punti di forza unici”, ha concluso l’articolo della Bbc.

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