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Droni

I droni di Zipline trasporteranno medicinali salvavita

Il progetto parte dal Ruanda, ma Zipline punta a trasportare su droni medicinali salvavita e sangue Assomiglia ad un piccolo aereo, ad ala fissa: è il drone realizzato dalla startup della Silicon Valley Zipline e utilizzato per il trasporto di medicinali salvavita. “Da una scogliera che si affaccia sull’Oceano Pacifico, un forte rumore segnala il…

Il progetto parte dal Ruanda, ma Zipline punta a trasportare su droni medicinali salvavita e sangue

Assomiglia ad un piccolo aereo, ad ala fissa: è il drone realizzato dalla startup della Silicon Valley Zipline e utilizzato per il trasporto di medicinali salvavita. “Da una scogliera che si affaccia sull’Oceano Pacifico, un forte rumore segnala il lancio di un piccolo drone ad ala fissa, che è stato progettato per portare forniture mediche a postazioni remote quasi 40 miglia di distanza”, si legge sul New York Times.

Mentre aziende come Amazon e DHL stanno testando i droni a quattro eliche per le consegne a domicilio di alcuni prodotti, Zipline prova a portare, con i droni, le medicine in Ruanda, a partire da luglio, e poi entro l’anno anche in altri Paesi dell’Africa, creando anche un servizio navetta autonomo per le spedizioni di sangue. I droni di Zipline useranno ricevitori GPS per navigare e comunicare attraverso la rete cellulare ruandese e saranno in grado di volare anche in condizioni meteorologiche estreme, sopportando venti fino a 30 miglia all’ora. Una volta raggiunti gli ospedali di destinazioni, i droni scendenderanno fino a quote molto basse e lasceranno cadere i medicinali (che saranno attaccati ad un piccolo paracadute di carta). I droni torneranno autonomamente alla base.

Questo è il nuovo volto del settore aerospaziale“, ha dichiarato Jay Gundlach, presidente della FlightHouse Engineering, una società di consulenza aeronautica. “Le aziende produttrici di aerei senza pilota dovrebbero imparare dalla cultura agile e innovativa di Zipline”.

lancio droni

Il Ruanda punta alla crescita economica grazie ai droni

Sembra strano, almeno all’apparenza, come si legge sul New York Times, che il Governo del Ruanda, uno dei Paesi più poveri al mondo (classificato 170esimo in base al prodotto interno lordo nel 2014, da parte del Fondo monetario internazionale) punti alla realizzazione di una rete di distruzione basata sulle nuove tecnologie. Così come pare strano che, mentre in America il trasporto su drone si scontra con norme severe, in Ruanda non ha trovato alcuno scoglio. La regolamentazione del trasporto in Ruanda è stata decisa “in tempi brevi. E’ qualcosa che l’America potrebbe imparare da noi”, ha affermato Michael Fairbanks, un membro del consiglio presidenziale ruandese.

Al momento il Ruanda pensa ad una rete di distribuzione su drone di prodotti sanitari, ma l’intento è quello di puntare su questi aeromobili per creare una vera e propria rete commerciale e quindi una crescita economica. Il Ruanda vorrebbe “diventare un polo tecnologico per l’Africa orientale e in ultima analisi, l’intero continente africano”, ha detto William Hetzler, uno dei fondatori di Zipline.

“Progetti come il nostro si adattano molto bene con questa strategia”.

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