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Droni

Droni: i numeri dell’Italia e le ultime novità tech

In Italia ci sono 2.500 aziende attive nel settore droni, ma al crescere del mercato cresce anche l’abusivismo   Sempre più droni nei cieli e sempre più aziende di settore. Ma anche sempre più abusivismo e più incidenti. Così, mentre la tecnologia affascina professionisti e non e l’innovazione corre veloce, con nuove soluzioni tech che…

In Italia ci sono 2.500 aziende attive nel settore droni, ma al crescere del mercato cresce anche l’abusivismo

 

Sempre più droni nei cieli e sempre più aziende di settore. Ma anche sempre più abusivismo e più incidenti. Così, mentre la tecnologia affascina professionisti e non e l’innovazione corre veloce, con nuove soluzioni tech che superano il problema autonomia, le autorità e le istituzioni competenti sono a lavoro per redigere, entro fine 2017, un nuovo regolamento.

Sono questi gli argomenti principali di cui si parlato a “Roma Drone Campus 2017”, evento di formazione e business nel settore dei droni, che si è svolto a Roma nei giorni 21 e 22 febbraio, presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università Roma Tre. Approfondiamo insieme, partendo dall’inizio.

Cosa è un drone

droniCon il termine drone intendiamo un aeromobile a pilotaggio remoto o APR, ovvero un velivolo caratterizzato dall’assenza del pilota umano a bordo. Il suo volo è controllato dal computer a bordo del velivolo, sotto il controllo remoto di un navigatore o pilota, sul terreno o in un altro veicolo.

I settori di impiego di questi gadget tecnologici sono i più disparati: dalle riprese video. all’agricoltura fino alla sorveglianza e la tutela dei beni culturali.

I numeri dell’Italia

A fornirci un quadro chiaro della situazione sono i dati del rapporto 2016 presentati dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) in occasione di “Roma Drone Campus 2017”. Sono oltre 2.500 le aziende attive nel settore dei droni in Italia. La maggior parte, ben 1.939, sono operatori che svolgono voli per “operazione non critiche”, cioè che non prevedono il sorvolo di aree congestionate, assembramenti di persone, agglomerati urbani e infrastrutture sensibili.

395, invece, gli operatori che realizzano “operazioni critiche”, che necessitano di alcune procedure per assicurare il necessario livello di sicurezza e 197 quelli che impiegano mini-droni del peso inferiore ai 300 grammi considerati inoffensivi ed utilizzabili anche in aree cittadine.

Con la crescita del mercato, però, cresce anche l’abusivismo: numerose le aziende che perano senza le necessarie autorizzazioni e spesso non rispettando le necessarie norme di sicurezza.

droni“Il mercato dei droni professionali in Italia è molto cresciuto negli ultimi tre anni, dalla prima pubblicazione del Regolamento dell’ENAC nel dicembre 2013”, spiega Luciano Castro, presidente di Roma Drone. “L’impiego di queste macchine si è diffuso in numerose applicazioni e nelle più diverse professioni, anche se in gran parte vede l’utilizzo di droni costruiti all’estero e soprattutto in Cina. Resta poi il grosso problema dell’abusivismo, cioè di piccole aziende che operano senza le necessarie autorizzazioni e spesso non rispettando le necessarie norme di sicurezza, danneggiando così gli operatori seri e in regola”.

Nuove Regole in arrivo

Bisognerà attendere qualche altro mese per avere un regolamento europeo sui droni. A Marzo, come ha affermato Sebastiano Veccia dell’Enac, verranno rilasciati gli NPA, ovvero i documenti di bozza definitiva e si prevede che entro fine anno il regolamento Europeo sarà emanato.

Per l’effettiva applicabilità del regolamento europeo, però, bisognerà attendere, con molta probabilità, il biennio 2019-2020. Una volta entrate in vigore le regole europee, comunque, l ruolo dell’ENAC cambierà: non si occuperà di regole, ma solo del controllo delle operazioni e di oversight.

E ancora: come precisa Veccia, a breve un decreto legge attribuirà ai prefetti / questori la facoltà di emanare di volta in volta notam per vietare il sorvolo di cortei e manifestazioni.

Droni: un velivolo ha scheggiato il Colosseo

Presentando la fotografia dell’Italia, veccia ha anche fatto accenno agli incidenti avvenuti con i droni. Un velivolo a controllo remoto ha anche danneggiato il Colosseo.

Per questo su richiesta del ministero dei Beni culturali abbiamo deciso di estendere ulteriormente le aree di interdizione al volo sulla città” ha affermato Veccia. Alcuni droni sono stati anche ritrovati sul territorio di città del Vaticano: forse dei turisti, violando la legge, con l’intento di fare delle riprese a effetto, hanno perso il controllo del drone.

È per questo che l’Ente avrebbe intenzione di inserire una sorta di targa obbligatoria e adottare un sistema per tracciare il volo in tempo reale (a giugno le prime sperimentazioni).

Le novità in campo tech: il drone solare

droniTante le novità in campo tech presentate a Roma Drone Conference 2017, ma è un velivolo, in particolare, a catturare la luce dei riflettori. Si tratta di un drone solare, costruito in Italia, che supera il problema autonomia.

Il prototipo, alimentato totalmente ad energia solare e realizzato da Airvision, divisione di Neutech, dedicata allo sviluppo di droni a comando remoto, è un dispositivo pensato espressamente per funzioni di sorveglianza e supporto alle attività agricole, ma l’autonomia di numerose ore potrebbe anche incentivare l’utilizzo in altri campi.

Il drone, infatti, potrebbe stare in volo fino a 12 ore consecutive: si tratta del primo mezzo al mondo in grado di decollare in verticale e volare senza energia accumulata a bordo.

Il drone solare potrebbe rivelarsi utile anche nella gestione aeroportuale, dove opportunamente camuffato, potrebbe essere impiegato per scacciare gli stormi di uccelli, pericolosi per il traffico aereo.

Droni: un nuovo (e utile) strumento di lavoro per i giornalisti

Durante la manifestazione si è anche affrontato l’argomento droni per giornalisti. Questi mezzi tecnologici sono sempre più utilizzati in ambito giornalistico. E a volte, anche se trasgredendo la legge, alcune riprese hanno testimoniato e dimostrato verità che altrimenti non sarebbero mai state svelate. Si pensi per esempio agli scontri avvenuti in America tra indiani e polizia sulla realizzazione di un nuovo oleodotto.

Ed è per questo che sarebbe necessario “introdurre nei regolamenti Enac deroghe per usi giornalistici, per tutelare il diritto di cronaca restando nel rispetto della sicurezza”, ha affermato Luca Masali, direttore della rivista di settore Dronezine.

Il boom dei droni è un fenomeno tecnologico e sociale che ha inventato un nuovo mestiere, il drone journalism: delle regole sono necessarie.

Come scegliere un drone

droniI dispositivi volanti sul mercato son davvero tanti. Tutti i modelli più moderni son dotati di giroscopi e sensori vari che permettono un buon controllo del dispositivo a distanza, anche a chi è alle prime armi. Gran parte dei quadricotteri hanno 4 motori, ma ci sono anche dispositivi con sei o più motori.

Oltre che per prestazioni, i droni differiscono per peso. Esistono modelli di pochi grammi e altri più pesanti, magari dotati di videocamere evolute per registrare video in formato 4k. Al crescere delle dimensioni del drone aumenta, solitamente, anche la capacità della batteria e, di conseguenza, l’autonomia di funzionamento raggiunge valori interessanti.

Droni giocattolo – Si tratta della soluzione più economica (si trovano al di sotto anche dei 100 euro). Adatta sicuramente ai più piccoli e a chi intende approcciarsi gradualmente a questo mondo. Offrono un’esperienza di volo semplice, grazie ad un comodo radiocomando o un’app scaricabile su smartphone o tablet.

Droni con videocamera – Più professionali, più pesanti e più costosi (si parte dai 500 euro) dei precedenti sono i droni dotati di videocamera per riprese video evolute. Questi dispositivi solitamente garantiscono una buona buona esperienza di volo.

Droni automatici – Sul mercato è possibile trovare droni automatizzati che possono alzarsi in volo e atterrare in modo automatico o seguire rotta preimpostata e gestita attraverso le informazioni raccolte dal GPS integrato.

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