Droni commerciali iniziano ad essere usati anche per le ispezioni delle piattaforme petrolifere, delle colture e per combattere il dissesto idrogeologico. Tuttavia c’è ancora la necessità di un pilota umano altamente qualificato che ne controlli il volo e la direzione, nonostante il drone possa accedere ai dati con un collegamento wireless o usi percorsi predefiniti. Al Politecnico di Zurigo stanno sviluppando droni in grado di costruire una propria mappa 3D all’interno di un ambiente non conosciuto e capaci di pianificare i propri spostamenti in autonomia, tutto questo con un piccolo aiuto umano.
La tecnologia del drone intelligente
La squadra di Zurigo ha utilizzato un piccolo quadrirotore che pesa un chilogrammo, l’AscTec Firefly, dotato di una telecamera stereo e sensori che segnalano la velocità, l’orientamento, e le forze gravitazionali. Hanno testato il loro software con un volo all’interno di un ex sito di una fabbrica, un ambiente stimolante con grandi condotti e altre attrezzature industriali. Il drone ha bisogno di qualche aiuto umano per iniziare a muoversi in un nuovo spazio. Mentre un operatore lo aiuta a fare un volo esplorativo intorno al nuovo ambiente, il software del drone costruisce una mappa 3D confrontando i dati dai suoi sensori di movimento e di orientamento con le immagini acquisite dalla fotocamera, i luoghi in cui il drone non può volare vengono bloccati. Una volta che la mappa è completa, il drone intelligente può pianificare il percorso più diretto possibile a qualsiasi target di destinazione, volando intorno ad eventuali ostacoli mappati.
Innovativo e pratico
Le singole tecniche di mappatura e sensori erano state già messe in pratiche, ma non tutte insieme e a bordo di un drone autonomo, dice Wolfram Burgard, professore presso l’Università di Friburgo, in Germania: “Questo porta la tecnologia più vicino all’applicazione nel mondo reale, nei compiti di ispezione e sorveglianza”. Un documento sul nuovo sistema è stato presentato alla Conferenza Internazionale su robot intelligenti e sistemi il mese scorso. Burgard era redattore capo del comitato di revisione di carta.
Siamo solo all’inizio
Certamente montare tutte quelle abilità di mapping in un piccolo drone ha un costo. Con il computer e i sensori a bordo, il drone utilizzato negli esperimenti potrebbe rimanere in aria per soli sette minuti, senza il peso supplementare avrebbe a disposizione il doppio del tempo. Probabilmente questo non costituirà un problema insormontabile. I nuovi droni, con una diversa progettazione, potranno gestire un tempo di volo di circa 20 minuti con lo stesso carico. Il team di ricercatori di Zurigo sta ora lavorando per dare al proprio drone la capacità di evitare collisioni con oggetti in movimento che non appaiono sulla sua mappa, ad esempio persone o apparecchiature in movimento.