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Data Center

Data center, ecco promossi e bocciati per il cloud nazionale

I risultati del censimento dei data center della Pubblica Amministrazione: solo 35 sono candidabili a Poli Strategici Nazionali

Il censimento dei data center italiani è stato fatto. I risultati, però, sarebbe meglio ignorarli. Su 1.252 data center censiti, appartamenti a Pubbliche amministrazioni centrali e locali, ad Asl e ad università, sono solo 35 le strutture candidabili a Polo Strategico Nazionale, il progetto promosso dal ministro dell’Innovazione, Paola Pisano, che vedrebbe la nascita di una joint venture tra lo Stato e i privati per gestire il cloud nazionale per i dati strategici della Pubblica amministrazione.

Più di 1100, invece, rientrano nel gruppo B, ovvero non garantiscono requisiti minimi di affidabilità e sicurezza dal punto di vista infrastrutturale e/o organizzativo  Andiamo per gradi.

IL CENSIMENTO

Il censimento sui data center della Pubblica Amministrazione è stato condotto, in tre fasi, da AgID su quasi mille amministrazioni per un totale di 1252 infrastrutture censite: l’82% delle amministrazioni ha un Data Center di proprietà, il 18% si affida, invece, a servizi esterni.

data center

I RISULTATI

Il censimento, però, non porta proprio buoni risultati. Tra i 1252 data center censiti, infatti, sono solo 35 le infrastrutture candidabili all’utilizzo da parte del polo strategico nazionale per il settore Cloud. Queste infrastrutture soddisfano tutti i requisiti richiesti da Agid, tra cui, spiega Agid, il fatto che gli immobili in cui sono situati i sistemi di elaborazione sono nella disponibilità esclusiva dell’ente che adotta in modo formale procedure per la gestione della sicurezza  informatica compreso il disaster recovery.

27 sono i data center classificati nel gruppo A, ovvero con carenze strutturali o organizzative considerate minori. I restanti 1190 sono stati classificati nel gruppo B: si tratta di infrastrutture che non garantiscono requisiti minimi di affidabilità e sicurezza dal punto di vista infrastrutturale e/o organizzativo o non garantiscono la continuità dei servizi, o non rispettano i requisiti per essere classificati nelle due precedenti categorie.

L’ETA’ DEI DATA CENTER

Il censimento effettuato da Agid ha stabilito anche l’età dei data center italiani: il 13% delle infrastrutture è stato realizzato prima del 1996, il 28% tra il ’96 e il 2005, il 46% tra il 2006 e il 2015, il 13% dopo il 2015. Il 64% dei data center censiti sono stati oggetto di un ultimo intervento di ammodernamento dopo il 2015, mentre il 36% prima del 2015.

IL POLO STRATEGICO NAZIONALE

Il censimento è certamente un primo passo per la nascita di un Polo Strategico Nazionale per il cloud, una rete nazionale per mettere al sicuro tutti i servizi digitali fondamentali della Pubblica Amministrazione italiana. Il Polo prevede la nascita di na joint venture tra lo Stato e i privati, come da modello inglese, il cui controllo sarà pubblico (i dettagli in questo articolo di Start Magazine).

Qui la sintesi del Censimento. 

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