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Coursera e il balzo grazie alla pandemia: l’azienda di e-learning verso l’Ipo

Già prima del Coronavirus Coursera era la principale piattaforma per l’e-learning al mondo. Questo è certo. Se interrogaste un liceale o, ancora meglio, un universitario, scoprireste che la conosce e che, molto probabilmente, l’ha già utilizzata. Ma possiamo dire con una buona dose di certezza che la pandemia e i lockdown hanno aiutato l’ex startup di Mountain View, oggi ennesima realtà rampante della Silicon Valley californiana, a fare il grande salto.

COS’È COSA FA E QUANTO VALE COURSERA

Secondo quanto si apprende da Tech Crunch (che cita fonti anonime ma, pare, molto ben informate e attendibili), Coursera, oggi leader nel settore dell’edtech, dovrebbe annunciare la sua quotazione in Borsa già nelle prossime ore. Fondata nel 2012, la società oggi guidata da Jeff Maggioncalda con sede sede a Mountain View,”vicina di casa” di Google, nel suo ultimo aumento di capitale di luglio 2020 – round Serie F – è stata valuta 2,4 miliardi di dollari. Stando però a Bloomberg la sua più recente valutazione sarebbe persino raddoppiata, aggirandosi sui 5 miliardi di dollari. Prima che facesse il balzo, Coursera era già nota perché le più prestigiose università del pianeta vi caricano i propri corsi, rendendoli fruibili a tutti spesso gratuitamente. Iniziativa che l’ha resa un enorme database di conoscenza cui contribuiscono 140 università e a cui, soprattutto, attingono 40 milioni di iscritti.

IL “MERITO” DELLA PANDEMIA

Merito anche della pandemia, appunto, che più o meno in tutto il mondo – Italia a parte: da noi continua infatti lo sterile dibattito sulla DAD che dimostra come, nel nostro Paese ci si limiti a intendere l’apporto delle nuove tecnologie come mera tele-didattica, senza considerare gli altri vantaggi dati dai molteplici software oggi a  nostra disposizione – sta facendo letteralmente volare il settore edtech.

Decisiva è stata infatti, per la crescita di Coursera, la necessità di organizzare la scuola da remoto. Sono 3700 gli istituti scolastici che hanno potuto caricare le proprie lezioni online in tutto il mondo e per tutto il mondo, sfruttando il software della società USA e consentendo a studenti e ad alunni di non interrompere i propri percorsi didattici.

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