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Amd

Così Amd prova a risollevarsi dopo il tonfo nel gaming

Il colosso americano dei chip deve riprendersi dopo il calo del 70% nella fornitura a Microsoft Xbox e Sony PlayStation. Poi c'è il tema della filiera: Amd dipende da società taiwanesi come Tsmc per la produzione, ma la domanda continua a essere superiore all'offerta. La fine di Windows 10, comunque, permette all'azienda di essere ottimista.

Il tonfo è di quelli che fanno rumore. La californiana Advanced Micro Devices, meglio nota con l’acronimo Amd, attiva nella produzione di Cpu per il mercato consumer, workstation e server, come pure di chip grafici integrati e di chipset, nel terzo trimestre del 2024 ha registrato un calo del 69 per cento per ciò che concerne la divisione gaming.

AMD GIOCA ASSAI MENO CON LE CONSOLE MICROSOFT E SONY

Amd è infatti fornitore sia di Microsoft sia di Sony, entrambe presenti sul mercato console rispettivamente con le varie versioni di Xbox Series e i sempre più numerosi modelli di PlayStation 5 (da poco si è aggiunta la Pro).

GLI ALTRI PROBLEMI PREVENTIVATI

Ma il comparto gaming non è il solo a destare qualche preoccupazione. L’azienda ha confermato di aver messo in conto un fatturato leggermente inferiore al previsto per il trimestre di dicembre, che pure solitamente regala performance migliori grazie al boost dei consumi nelle feste.

Ciò in quanto i vincoli della catena di approvvigionamento della filiera globale (leggasi Taiwan) ostacolano la sua capacità di soddisfare la forte domanda di chip per l’intelligenza artificiale; parallelamente, il mercato dei Pc cresce più lentamente di quanto previsto da alcuni investitori.

Per il trimestre in corso che si concluderà a dicembre, al netto delle spinte natalizie Advanced Micro ha dichiarato di aspettarsi un fatturato compreso tra 7,2 e 7,8 miliardi di dollari.

IL FATTURATO

Nonostante il periodo di incertezza, l’azienda statunitense ha comunque registrato un fatturato di 6,82 miliardi di dollari per il terzo trimestre, superiore rispetto alla stima media degli analisti di 6,71 miliardi di dollari, secondo i dati compilati da Lseg.

COSA SPINGE AMD

Durante l’ultimo trimestre fiscale le entrate di Amd sono cresciute del 18% rispetto allo stesso trimestre del 2023, consentendo alla compagnia di incrementare i suoi ricavi netti del 158%. Tutto merito della divisione Data Center in grado di compiere un balzo del 240%. Buone anche le performance della divisione Client, in crescita del 97% sempre anno su anno.

LA STRATEGIA DI AMD PER ACCELERARE

Nel presentare la trimestrale, la Ceo e presidente Lisa Su ha rivelato che le nuove schede video Radeon con architettura Rdna 4 arriveranno sul mercato a inizio 2025, affermando che faranno parte della più imponente offerta Pc nella storia della compagnia.

Questo non dovrebbe portare la Casa di Santa Monica a rivaleggiare direttamente con Nvidia: Amd, infatti, secondo le più recenti indiscrezioni continuerà a offrire soluzioni di fascia media anziché prodotti per il settore premium.

L’AIUTO DI MICROSOFT

E poi c’è un tema che ad Amd non è certo sfuggito. Con la fine del supporto di Windows 10 da parte di Microsoft tantissime aziende, pubbliche e private, inizieranno il rinnovo dei propri hardware dal momento che il nuovo sistema operativo non girerà su tutti i terminali. Per questo l’azienda californiana prospetta una imminente ripresa nelle vendite almeno nel settore Pc.

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