Mascherine che mancano, non arrivano e non sono adatte. L’emergenza Coronavirus ha colto il sistema sanitario italiano impreparato. O non abbastanza rifornito. E così negli ospedali, dove si lotta in prima linea contro Covid-19, ci si può proteggere, come da decreto “Cura Italia”, con le sole mascherine chirurgiche.
L’appello di Antonio Magi e Pierluigi Bartoletti, presidente e vicepresidente dell’Ordine provinciale di Roma dei Medici e degli Odontoiatri.
IL DECRETO “CURA ITALIA”
Il decreto “Cura Italia”, il cui testo è stato suggerito e validato da comitato tecnico cioè da Medici prevede che le mascherine chirurgiche sono da considerare dispositivo idoneo alla protezione.
“Per contenere il diffondersi del virus Covid-19, fino al termine dello stato di emergenza di cui alla delibera del Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020, sull’intero territorio nazionale, per i lavoratori che nello svolgimento della loro attività sono oggettivamente impossibilitati a mantenere la distanza interpersonale di un metro, sono considerati dispositivi di protezione individuale (DPI), di cui all’articolo 74, comma 1, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81, le mascherine chirurgiche reperibili in commercio, il cui uso è disciplinato dall’articolo 34, comma3, del decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9.”, recita il decreto.
LA FURIA DI ANTONIO MAGI E PIERLUIGI BARTOLETTI
Il testo del decreto, però, non è condiviso da Antonio Magi e Pierluigi Bartoletti, presidente e vicepresidente dell’Ordine provinciale di Roma dei Medici e degli Odontoiatri, che sostengono: “Medici e cittadini italiani hanno ormai compreso che scarseggiano i dispositivi di protezione individuali. Ma questo non può giustificare che si peggiori l’attuale drammatica situazione mandando in guerra medici e tutto il personale sanitario con le scarpe di cartone e senza elmetto”.
MASCHERINE CHIRURGICHE NON PROTEGGONO MEDICI
“Le mascherine chirurgiche, infatti – continuano Antonio Magi e Pierluigi Bartoletti – non proteggono i medici e gli operatori sanitari dall’inalazione di particelle aeree di piccole dimensioni. Servono solo per i malati”.
ATTO GRAVE
Considerare le mascherine chirurgiche quali dispositivi adatti per la protezione del personale sanitario, denuncia l’Ordine provinciale di Roma dei Medici e degli Odontoiatri, è “gravissimo eticamente e deontologicamente”, dal momento che questo provvedimento è “stato suggerito dal comitato tecnico cioè da colleghi medici”.
La mascherina chirurgica “non preserva la salute dei medici e di tutti gli operatori anzi rischia di trasformarli in untori”.
IN ATTESA DI LUMI
“Finita l’emergenza chiederemo lumi ai direttori sanitari e ai colleghi funzionari che hanno collaborato alla stesura di queste norme”, aggiungono Magi e Bartoletti, annunciando che “Il Consiglio dell’Ordine dei Medici ed odontoiatri di Roma e Provincia ha deciso di scrivere alla Federazione nazionale (FNOMCeO) chiedendo con urgenza un ulteriore intervento a tutela di tutti i medici italiani e ha deciso di scrivere già oggi al presidente del Consiglio Conte, al ministro Speranza e al commissario dell’Iss Brusaferro chiedendo di modificare urgentemente il provvedimento legislativo appena adottato a tutela della cittadinanza, dei medici e degli operatori sanitari tutti che sono eroi ma non martiri”