Dovrebbero arrivare entro l’estate – Commissione Ue permettendo – i voucher per la diffusione, tra famiglie ed imprese, della fibra ottica nei centri e nelle periferie che godono di meno connettività. Ma cosa e come incentivare resta per ora un mistero e, soprattutto, un motivo di sgomitate tra gli operatori del settore come Open Fiber, Tim e Fastweb che potrebbero vedere inclusa (od esclusa) la propria tecnologia.
1,3 MILIARDI DI EURO PE I VOUCHER PER LA FIBRA
Per incentivare la diffusione della fibra, il governo ha messo sul piatto di 1.3 miliardi da distribuire alle scuole pubbliche, ai centri per l’impiego e, con le risorse restanti, alle piccole e medie imprese e ai cittadini.
OBIETTIVO NEUTRALITÀ TECNOLOGIA (FORSE)
Se la somma da destinare è stata stabilita, ora resta da decidere che cosa incentivare. Il governo vorrebbe garantire la neutralità tecnologica, includendo i sistemi Ftth e Fttc e il fixed wireless access (Fwa), ma la questione non è così semplice. Se si intende, infatti, incentivare una velocità minima in download di 100 megabit al secondo per le famiglie e di 1 gigabit per Pmi, scuole, centri per l’impiego e una velocità minima di upload di 50 Mbps minimi per le famiglie, allora la tecnologia Fwa potrebbe non rientrare tra quelle incentivate.
LA POSIZIONE DI OPEN FIBER
Per una velocità di upload minima di 50 Mbps tifa, per esempio, Open Fiber che “auspica, anche in linea con gli obiettivi del piano banda ultralarga, che le risorse per sostenere la domanda siano usate per incentivare i clienti finali a usufruire della prima attivazione di servizi erogati su reti ad altissima capacità, come previsto dalla Comunicazione sulla Gigabit Society della Commissione Ue del 14 settembre 2016”, riporta oggi il Sole 24 Ore. La società, controllata da Enel e Cassa depositi e prestiti e che ha accordi con Wind Tre e Vodafone fra gli altri, “ritiene che gli incentivi dovrebbero essere destinati a connessioni in grado di garantire in modo stabile, continuativo e prevedibile, velocità di connessione ad almeno 100 Mbps in download e 50 Mbps in upload, e comunque aumentabile almeno a 1 Gbps”.
OPEN VS TIM
L’idea di incentivazione di Open Fiber ha come unico obiettivo quello di limitare le tecnologie che potrebbero essere incentivate per non vedere convogliati i voucher sulla tecnologia Fttc, che vede Tim preponderante.
LE PAROLE DI CALCAGNO (FASTWEB)
Ad esprimersi sul tema era stato anche Alberto Calcagno, amministratore delegato di Fastweb: “Per stimolare la domanda occorrerebbe non tanto concentrarsi sui contributi alle famiglie che sono pronte più di quanto si immagini a salire sul treno dell’ultrabroadband, a patto che ci siano reali commercializzazioni e non solo le coperture. Sui distretti industriali e e le aziende i voucher, invece, sarebbero importanti e in grado di generare economie rilevanti”, disse settimane fa il numero uno di Fastweb.
COSA COPRE IL VOUCHER
Da decidere, oltre a cosa incentivare, anche la portata dei voucher. Secondo i calcoli di Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo Economico, l’incentivo potrebbe coprire l’intero costo di abbonamento per le famiglie con Isee fino a 20mila euro, o parte di esso, per un massimo di 300 euro, per i primi due anni. L’incentivo potrebbe coprire anche il costo di alcuni dispositivi di rete o dell’allaccio.