Quello della spesa attraverso i droni rischia di restare un sogno futuristico, benché aumentino le sperimentazioni in tal senso. Nel 2013, l’allora amministratore delegato, Jeff Bezos, disse che le consegne con i droni sarebbero diventate realtà nel giro di un lustro. Sono passati 11 anni e quando si ordina qualcosa il corriere suona ancora alla porta: scampanellio che ci suggerisce che quella dichiarazione peccasse di eccessivo ottimismo. Persino un gigante come Amazon, infatti, deve fare i conti con una nuova metodologia ricca di incognite, come dimostrato dal fatto che l’e-commerce stia chiudendo il suo programma di consegne con droni Prime Air a Lockeford, in California.
AMAZON ABBANDONA LA SPERIMENTAZIONE COI DRONI?
Si tratta di una delle prime zone in cui era attiva la sperimentazione del servizio che consentiva ai residenti di ordinare prodotti fino a cinque chili di peso e di vederseli recapitare coi droni in 30 minuti: secondo quanto riportato da The Verge, Amazon puntava a effettuare 10.000 consegne “volanti” entro la fine del 2023 ma a giugno erano state appena un centinaio.
I DRONI DI ZIPLINE HANNO MESSO IL TURBO?
Numeri che potrebbero dare qualche informazione in più sulle motivazioni dietro tale decisione. Tanto più se letti mantenendo in filigrana quelli divulgati dalla società di consegne rivale Zipline, che ha dichiarato di aver completato 1.000.000 di consegne a partire dal 19 aprile.
I PACCHI DI AMAZON CONTINUERANNO A VOLARE
Il mercato potenzialmente c’è, dunque. Forse anche per questo Amazon da parte sua tiene a ribadire che, nonostante la chiusura di un servizio che a Lockeford era stato inaugurato appena nel 2022, comunque non abbandonerà la sperimentazione coi droni.
Anzi, nel medesimo comunicato stampa ha annunciato l’inaugurazione di una nuova sede Prime Air a Tolleson, in Arizona. Questa volta però non si parla più di consegne in mezz’ora ma “in giornata” ai residenti dell’area metropolitana della West Valley di Phoenix. Le operazioni aeree di consegna dovrebbero partire entro la fine dell’anno.
Amazon ha anche aggiunto che prevede di aprire nuove sedi nel 2025 e sottolineato che continuerà a operare con Prime Air a College Station in Texas. Nel frattempo, il colosso fondato da Bezos ha ricordato che l’ultimo drone MK30 dell’azienda – meno pesante e in grado di volare sotto la pioggia – è ancora in fase di test. Si tratta di un modello che sostituirà gli attuali, talvolta incappati in incidenti che hanno portato allo schianto del mezzo. La sola cosa che non perde quota però è la domanda che ci poniamo tutti da più di dieci anni: le consegne coi droni decolleranno mai davvero?