(Financial Times, John Thornhill, 5 dicembre 2025)
La Cina ha superato gli Usa nella ricerca scientifica d’avanguardia e domina 66 tecnologie critiche su 74. Mentre Washington punta su enormi modelli chiusi e proprietari, Pechino diffonde rapidamente modelli aperti più piccoli, economici e già adottati in tutto il mondo, mettendo in discussione la strategia americana.
1. Sul sorpasso cinese nella ricerca scientifica di alto impatto:
“La Cina è passata dal rappresentare appena il 6 per cento dei lavori di ricerca più citati al mondo nel 2005 al 48 per cento di quest’anno, mentre la Cina sta costruendo l’intero ecosistema tecnologico.”
2. Sulla trasformazione della Cina in una superpotenza scientifica:
“Nove delle dieci migliori istituzioni di ricerca al mondo per produzione scientifica sono ora cinesi, con soltanto Harvard nella fascia alta, la Cina produce ricerca in massa e si è davvero trasformata in una superpotenza scientifica.”
3. Sulle diverse strategie di sviluppo dell’intelligenza artificiale tra Stati Uniti e Cina:
“Le grandi aziende americane privilegiano modelli proprietari chiusi di enormi dimensioni, mentre le società cinesi puntano su modelli aperti più piccoli, economici e più facilmente adattabili dagli sviluppatori.”
4. Sulla critica alla scelta americana di puntare tutto sui grandi modelli chiusi:
“Gli Stati Uniti stanno commettendo un errore strategico catastrofico nel puntare così pesantemente sui giganteschi modelli chiusi di intelligenza artificiale, il modello cinese si sta rivelando molto più efficace in termini di calcolo utilizzabile nel mondo reale.”
5. Sull’adozione globale che premia i modelli cinesi aperti:
“Uno studio recente del MIT e di Hugging Face ha rilevato che i modelli aperti cinesi hanno ormai superato in termini di adozione globale i modelli americani comparabili, molte aziende statunitensi, tra cui Airbnb, sono diventate fan del veloce ed economico Qwen.”
(Estratto dalla newsletter di Giuseppe Liturri)






