La start-up statunitense di intelligenza artificiale Anthropic ha annunciato una nuova iniziativa per il settore delle scienze della vita: Claude for Life Sciences, un’estensione del suo chatbot progettata per supportare i ricercatori nel processo di scoperta scientifica. L’obiettivo è integrare Claude nei principali strumenti scientifici già utilizzati nei laboratori, accelerando attività complesse come l’analisi dei dati, la revisione della letteratura e la stesura di documenti regolatori. Secondo l’azienda, alcuni clienti del settore, come Novo Nordisk e Sanofi, stanno già ottenendo risultati concreti nell’ottimizzazione dei processi.
CLAUDE NEI LABORATORI
Anthropic, fondata nel 2021 da un gruppo di ex dirigenti e ricercatori di OpenAI, con una valutazione cresciuta fino a raggiungere 183 miliardi di dollari in appena quattro anni, ha fatto sapere che Claude sarà integrato in strumenti già adottati dagli scienziati, tra cui sistemi di gestione di laboratorio, piattaforme di analisi genomica e database biomedici. Questa nuova applicazione mira a rendere più rapide attività tradizionalmente lunghe come la revisione della letteratura scientifica, l’analisi dei dati e la preparazione della documentazione per le autorità regolatorie.
“Quello che sto cercando di fare è offrire ai biologi la stessa esperienza che hanno gli ingegneri del software con la generazione di codice. Puoi sederti con Claude e fare brainstorming di idee, generare ipotesi insieme”, ha affermato Eric Kauderer-Abrams, responsabile di biologia e scienze della vita di Anthropic.
UN MODELLO ADATTATO ALLE ESIGENZE DELLA RICERCA
Come spiega Anthropic, il nuovo modello Claude Sonnet 4.5, rilasciato alla fine del mese scorso, è stato progettato per migliorare la comprensione di attività specifiche delle scienze della vita, come i protocolli di laboratorio. Claude for Life Sciences si appoggia a partnership con piattaforme chiave del settore, tra cui Benchling, PubMed, 10x Genomics e Synapse.org. La start-up collabora inoltre con aziende di consulenza e provider cloud come KPMG, Deloitte, AWS e Google Cloud, con l’obiettivo di facilitare l’adozione dell’IA nelle organizzazioni scientifiche.
In una dimostrazione preregistrata, Anthropic ha illustrato come una ricercatrice possa utilizzare Claude per confrontare due studi preclinici con strategie di dosaggio differenti. Attraverso Benchling, ha potuto interrogare i dati di laboratorio, ottenere riepiloghi e tabelle comparative con link ai materiali originali, e infine redigere un report di studio pensato per essere potenzialmente sottoposto a un’autorità regolatoria.
Secondo Anthropic, attività di questo tipo richiedevano “giorni” per essere completate, mentre ora possono essere eseguite in pochi minuti.
COME LO STANNO USANDO NOVO NORDISK E SANOFI
La start-up con sede a San Francisco ha anche riferito che il suo modello di IA ha già trovato applicazione in ambito farmaceutico. Novo Nordisk, per esempio, ha ridotto da oltre dieci settimane a dieci minuti i tempi necessari per la documentazione degli studi clinici, mentre Sanofi ha dichiarato che la maggioranza dei suoi dipendenti utilizza Claude quotidianamente.
“Questo è per noi un momento di svolta, in cui abbiamo deciso che questo sarà un ambito di grande investimento – ha aggiunto Kauderer-Abrams -. Vogliamo che una percentuale significativa di tutto il lavoro nelle scienze della vita nel mondo venga svolto con Claude, allo stesso modo in cui oggi avviene nel campo della programmazione”.
In particolare, Anthropic ritiene che i grandi modelli linguistici possano essere efficacemente adattati alla ricerca biologica grazie alla disponibilità di enormi dataset pubblici, come quelli legati alla genomica e al sequenziamento delle proteine.
COSA STANNO FACENDO I COMPETITOR DI ANTHROPIC
Ma Anthropic non è l’unica a guardare alla scienza. Il suo ingresso nel settore delle life science arriva in un momento in cui le principali aziende tecnologiche stanno investendo miliardi nello sviluppo di soluzioni di IA specializzate. OpenAI e Mistral hanno avviato nuove unità dedicate alla ricerca scientifica, mentre Google ha recentemente presentato strumenti come il “co-scienziato” e ha annunciato che il suo modello open source Gemma ha contribuito all’identificazione di una nuova via terapeutica contro il cancro.
MENO ALLUCINAZIONI E MAGGIORE TRACCIABILITÀ…
Per rendere i propri modelli più affidabili nel contesto scientifico, Anthropic ha lavorato per ridurre la frequenza delle cosiddette “allucinazioni” (errori fattuali generati dal modello) e ha introdotto la possibilità di verificare ogni informazione con le fonti originali. Inoltre, la start-up ha implementato sistemi di tracciabilità per supportare la conformità normativa. E Kauderer-Abrams ha precisato che sono vietate le richieste relative ad agenti proibiti, che potrebbero essere utilizzati per la creazione di armi chimiche.
…MA NON UNA RIVOLUZIONE ISTANTANEA
L’esperto, tuttavia, ha chiarito che, pur credendo nel potenziale dell’IA, “non abbiamo illusioni” sul fatto che possa superare i limiti fisici della ricerca scientifica anche perché “gli studi clinici che richiedono tre anni non inizieranno improvvisamente a durare un mese”.
Anthropic si sta dunque concentrando sull’analisi delle singole fasi del processo di scoperta, valutando dove l’IA può realmente contribuire a ridurre tempi e costi. “Siamo qui per assicurarci che questa trasformazione avvenga e che venga fatta in modo responsabile”, ha concluso.