skip to Main Content

Che cosa scruteranno gli scanner biometrici negli aeroporti Usa

Tutti i dettagli del nuovo rapporto curato dal Dipartimento di Homeland Security Usa sulle potenzialità degli scanner biometrici 

Tra quattro anni le dogane statunitensi che si occupano anche della protezione delle frontiere saranno in grado di scansionare i volti del 97% dei passeggeri delle compagnie aeree che arrivano nel paese. È quanto emerge da un nuovo rapporto del Dipartimento di Homeland Security statunitense.

L’OBIETTIVO È QUELLO DI REPRIMERE IL NUMERO DI SOGGIORNI OLTRE LA DATA DI SCADENZA DEL VISTO

Secondo lo US Customs and Border Protection (CBP) l’obiettivo dell’espansione dello scanner biometrico è quello di reprimere il numero di soggiorni oltre la scadenza del visto negli Stati Uniti. Al momento della scansione di un volto, l’Intelligenza artificiale può setacciare il database governativo per confrontarlo con le immagini del passaporto o del visto delle persone entrate nel paese. Se c’è una corrispondenza, la segnala ai funzionari delle dogane che possono esaminare e bloccare la persona.

E LA PRIVACY? È ALLARME

Chiaramente, tale tecnologia – già ampiamente diffusa in Cina e, in misura minore negli Stati Uniti – spaventa alcuni di coloro che sono preoccupati per la privacy e la raccolta di dati governativi. Secondo Edward Hasbrouck, esperto di libertà civili, queste scannerizzazioni sono potenzialmente in grado di dare al governo un maggiore controllo sui cittadini americani. “Si sta aprendo la porta a un livello di controllo governativo straordinariamente più invadente e dettagliato, a partire da dove possiamo andare e dalla nostra capacità di muoversi liberamente per il paese – ha dichiarato a Buzzfeed News -. Potenzialmente, una volta che il sistema si sarà dimostrato efficace, potrà essere esteso a un vasto numero di controlli in altre parti della nostra vita”.

Back To Top