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Spotify Kinzen

Campagna acquisti per Spotify (che punta sui contenuti alla Netflix)

L'articolo di Chiara Rossi

 

Spotify fa sul serio con i podcast. Ieri la piattaforma di streaming musicale svedese ha annunciato l’acquisto di Gimlet Media e Anchor per allargare la sua rete di podcast. Ecco i dettagli.

QUANTO HA SPESO SPOTIFY?

I termini delle transazioni non sono noti, ma Spotify aveva pianificato di investire 500 milioni di dollari in acquisizioni durante il 2019 per potenziare il business. Secondo Recode, la piattaforma svedese ha pagato circa 230 milioni di dollari solo per Gimlet, società che produce alcuni dei più popolari podcast statunitensi. L’altro acquisto riguarda Anchor, società che offre strumenti per creare, pubblicare e monetizzare i podcast.

AUDIO FIRST

“In soli due anni siamo diventati la seconda piattaforma di podcasting”, ha spiegato Daniel Ek, ceo di Spotify. “I nostri utenti di podcast trascorrono quasi il doppio del tempo sulla piattaforma e trascorrono ancora più tempo ad ascoltare musica”. Ek dà poi una stoccata alle piattaforme di video streaming: “Con il mondo concentrato sul tentativo di ridurre il tempo di visualizzazione, si apre una grande opportunità audio”.

ALLA NETFLIX

La società svedese è convinta inoltre che oltre il 20% di ciò che viene trasmesso in streaming sulla sua piattaforma finirà per essere non-musica, pertanto è intenzionata a investire per aumentare allargare il suo catalogo di prodotti originali – stessa strategia perseguita dalla regina del video streaming Netflix. Gli investitori sperano che questa spinta rafforzi Spotify rispetto alle rivali in ascesa, in particolare Apple Music.

SUPREMAZIA DELLO STREAMING MUSICALE, PER ORA

Sempre ieri, Spotify ha anche rivelato di aver raggiunto i 207 milioni di utenti attivi mensili nel recente trimestre, accanto a 96 milioni di abbonati pagati. Quasi il doppio dei 50 milioni di abbonati Apple Music riportati dal ceo Tim Cook.

POSITIVA ANCHE LA TRIMESTRALE

Sempre ieri, la società svedese ha diffuso anche la quarta trimestrale. Soddisfazione per il primo profitto operativo trimestrale di 94 milioni di euro (107 milioni di dollari): “Per la prima volta nella storia della società, il reddito operativo, l’utile netto e il flusso di cassa libero sono stati tutti positivi”, ha gongolato Ek. Oltre la crescita degli  utenti nel quarto trimestre, anche gli abbonati premium hanno raggiunto i 96 milioni: un aumento dell’11% rispetto agli 87 milioni del terzo trimestre. Ma la compagnia ha anche avvertito di una perdita da  200 a 360 milioni di euro nelle sue previsioni del 2019.

L’intenzione è comunque quella di investire, la campagna acquisti non è finita qui per quest’anno.

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