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5G e non solo, cosa si dice tra Difesa Usa e big della telefonia

Il segretario alla Difesa Mark Esper ha tenuto una cena privata con i dirigenti di AT&T, Verizon, Sprint e altri per discutere di 5G e condivisione della banda

Con l’avvento del 5G i paesi si stanno trovando di fronte a un problema in più: la limitatezza di spettro della banda radio. Per ovviare all’intoppo stanno cercando soluzioni che vanno dal dividersi le scarse risorse o trovare modo di condividere quanto offre l’etere.

IL DIPARTIMENTO DELLA DIFESA USA PRONTO A CONDIVIDERE

Secondo quanto riporta Axios, “il Dipartimento della Difesa sta esplorando i modi per condividere lo spettro con gli operatori wireless e altre attività commerciali”. Infatti “in passato, il Dipartimento della Difesa ha dovuto trasferire i sistemi di comunicazione verso nuove frequenze radio per fare spazio ai servizi commerciali, e la condivisione contribuirebbe ad evitarlo”.

IL SEGRETARIO ALLA DIFESA MARK ESPER HA GIÀ CONTATTATO L’INDUSTRIA DEL WIRELESS

Per questo, riferisce sempre Axios, “il segretario alla Difesa Mark Esper e Lisa Porter, il vice segretario della difesa per la ricerca e l’ingegneria, hanno tenuto una cena privata con i dirigenti di AT&T, Verizon, Sprint, il gruppo industriale wireless CTIA e altri la scorsa settimana per discutere di 5G”. La cena, secondo un funzionario del DOD, “è stata incentrata sul futuro del 5G e sulle questioni di sicurezza nazionale”. Anche “la condivisione dello spettro è stata una delle questioni sollevate”, ha detto il funzionari osservando che le conversazioni erano coerenti con le recenti richieste del DOD dei piloti di volo che vogliono includere nel 5G” un progetto di “condivisione dello spettro dinamico che vedrebbe il Dipartimento della Difesa esplorare la condivisione delle frequenze utilizzate per i sistemi radar di bordo”.

SI TEMONO INGERENZE DEI MILITARI

Il Dipartimento della Difesa, tuttavia, osserva Axios, non esegue la politica delle frequenze comunemente usata negli Stati Uniti. Il Dipartimento del Commercio NTIA coordina l’uso governativo delle onde radio, mentre la Federal Communications Commission supervisiona l’uso dello spettro del settore privato. In questo senso l’industria del settore wireless “è scettica” nel condividere con il DOD lo spettro delle frequenze perché temono che darebbe ai militari “un ruolo senza precedenti nella gestione delle bande radio”.

IL CASO DI FIRSTNET

In passato, infatti, la condivisione delle stesse onde radio tra imprese e governo è stata spinosa e limitata. “Uno degli esempi più importanti è FirstNet, una rete di primo soccorso che ha richiesto anni per essere realizzata. AT&T gestisce la rete e può utilizzare commercialmente le onde radio quando non sono necessarie ai primi soccorsi”.

LA PRIORITA’ SULLE ONDE RADIO

“La condivisione dello spettro è una sfida tecnica che impone decisioni difficili su chi ha accesso prioritario alle onde radio. Ad esempio, sia i consumatori sia il governo vogliono entrambi priorità in caso di disastri naturali o emergenze. Ma con il 5G, la condivisione dello spettro diventa più facile. I vettori stanno già progettando reti che consentono ai dispositivi 4G e 5G di funzionare contemporaneamente nella stessa fetta di onde radio. Mentre in passato si era dovuto assegnare ad ogni generazione di rete il proprio blocco di spettro”, ha concluso Axios.

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