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Tutte le monete virtuali rubate nell’attacco hacker a Coinrail

Rubati oltre 40 milioni di dollari in monete virtuali in un attacco hacker a Coinrail: servono nuove e comuni regole per alzare gli standard di sicurezza del settore. Articolo di Giusy Caretto Un nuovo attacco hacker, un nuovo importante furto di criptomonete. Vittima è Coinrail, una piattaforma di scambio di monete virtuale della Corea del…

Un nuovo attacco hacker, un nuovo importante furto di criptomonete. Vittima è Coinrail, una piattaforma di scambio di monete virtuale della Corea del Sud, che ha perso ben oltre 40 milioni di dollari in moneta virtuale.

La notizia ha fatto crollare anche i prezzi delle criptomonete non interessate dal furto (il bitcoin, tra le altre, ha perso il 7%, toccando i minimi da due mesi) e ricordato che servono nuove e comuni regole.

L’ATTACCO HACKER

Coinrail è una delle piattaforme di scambio più piccole attive in Corea, ma abbastanza grande da rientrare tra le prime 90 del mondo in base al volume degli scambi, secondo coinmarketcap.com. E anche le piattaforme piccole hanno un sacco di monete.

Gli hacker, in particolare, hanno rubato 19,5 milioni di dollari di token NPXS, emessi dal progetto di pagamento ICO di Pundi X; 13,8 milioni di dollari da Aston X, una ICO per sovvenzionare una piattaforma per decentralizzare documenti; 5,8 milioni di dollari in token per ICO Dent; e oltre 1,1 milioni di dollari di Tron, un progetto molto pubblicizzato proveniente dalla Cina. In tutti i casi, le società che hanno emesso i token non sono state hackerate, i token che sono stati rubati appartengono agli utenti di Coinrail.

COINRAIL RICOMPENSERA’ I CLIENTI?

Non è chiaro in che modo e, sopratutto, se Coinrail ricompenserà i propri clienti, ma certo è che alcuni progetti di ICO stanno già cercando una soluzione.

Il progetto Pundi, momentaneamente, è stato congelato e bloccato per permettere le indagini post-furto.

SERVONO REGOLE

L’attacco hacker sottolinea che il mondo delle criptomonete resta ancora uno spazio non regolamentato. Per legge, per esempio, chi acquista bitcoin, Ethereum o altri token crittografici dovrebbe conservare i risparmi digitali in un portafoglio privato (utilizzando idealmente un dispositivo hardware per l’accesso) anziché lasciarli all’interno di una piattaforma di scambio in cui potrebbero essere (appunto) rubati.

“Gli investitori sono da sempre preoccupati per le questioni di sicurezza”, ha dichiarato Adrian Lai, socio fondatore della società di investimenti Orichal Partners, con sede a Hong Kong. “In questa fase, ovviamente, lo standard non è abbastanza alto.”

IL BITCOIN PERDE IL 7%

Il prezzo del bitcoin è crollato di oltre il 7% dopo che coinrail ha diffuso la notizia dell’attacco hacker. La moneta digitale è stata scambiata a 6.750 dollari nel primo pomeriggio dell’11 giugno, in Asia. E’ il livello più basso da due mesi e circa la metà del prezzo con cui il Bitcoin aveva inaugurato l’anno 2018. In perdita anche le altre monete, come Ethereum.

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