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Nicastro AideXa

Assicurazioni Generali con la fintech Aidexa di Nicastro sbancherà le banche?

Parte AideXa, la fintech per piccole imprese e partite Iva promossa da Roberto Nicastro  e Federico Sforza

 

È nata Aidexa, una fintech dedicata alle piccole imprese (fino a 10 milioni di fatturato) e partite Iva. L’azienda, guidata da Roberto Nicastro (ex direttore generale di Unicredit), ha tra i principali investitori Generali, Banca Ifis e Banca Sella.

Tutti i dettagli.

COSA FA AIDEXA

Aidexa è una banca digitale che sfruttando le nuove tecnologie, dall’intelligenza artificiale al machine learning, intende offrire ai piccoli imprenditori un’esperienza bancaria veloce, trasparente, semplice e sicura.

La fintech si rivolge a una platea di 7 milioni di attori, tra partite iva, piccole e piccolissime imprese.

L’OBIETTIVO

Aidexa punta a raggiungere 100mila clienti nei primi cinque anni di attività e il break even in tre anni. Ed entro il 2022 la banca digitale spera di ampliare il suo team fino a 100 persone, dalle attuali 20.

UNA BANCA A PIENO TITOLO ENTRO IL 2021

Ma soprattutto la fintech punta ad ottenere, nei prossimi mesi, tutte le autorizzazioni per operare come banca.

“Contiamo di ottenere le necessarie autorizzazioni per operare come banca nel corso del 2021 e diventare così la prima banca fintech del Paese dedicata completamente alle piccole imprese e partite Iva”, hanno detto Roberto Nicastro e Federico Sforza durante la conferenza stampa online di presentazione.

I PROMOTORI

Sono stati proprio il banchiere Roberto Nicastro, ex direttore generale di Unicredit e vicepresidente di Ubi, presidente di Aidexa, e Federico Sforza (ex Nexi), amministratore delegato, i principali promotori del progetto.

GLI AZIONISTI

A credere in quella che è stata l’evoluzione di Banca Idea sono Generali, che possiede il 16% della Fintech, Banca Ifis (10%), Banca Sella (10%) e Isa (10%), insieme a a 30 investitori istituzionali, tra cui 360 Capital Partner, Ferrari (famiglia Lunelli), Confartigianato, Angel e Family Office.

Roberto Nicastro detiene una quota del 10% e Sforza una quota sotto al 10%.

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