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Come PayPal, Apple, Google e Samsung fanno a sportellate sui pagamenti. Report Casaleggio Associati

Che cosa è scritto nel capitolo che il rapporto sull’e-commerce della Casaleggio Associati, ha dedicato ai sistemi di pagamento

 

L’e-shopper italiano predilige i pagamenti tramite wallet e servizi come PayPal, a seguire la carta di credito, anche prepagata o virtuale. Il pagamento diviene sempre più personalizzato, a misura del cliente. Tra i provider di pagamento per i siti e-commerce la leadership di PayPal (che comunque detiene il 77% del mercato italiano) viene affiancata da nuovi provider come Stripe, già attiva in 135 Paesi con il 18%.

A seguire Amazon Pay con il 2% e poi da altri 54 operatori con percentuali inferiori. Apple, dopo aver fatto da apripista con i pagamenti mobile nel 2017, grazie all’introduzione di Apple Pay, sta per lanciare la sua Apple Card. Prettamente digitale, avrà però anche una versione fisica per i negozi che non abilitati al pagamento via mobile, non dovrebbe prevedere commissioni.

Il 2018 ha visto approdare nel nostro Paese anche Google Pay e Samsung Pay e a breve si prevede l’ingresso di Huawei Pay, grazie all’accordo con Visa.

Indubbiamente la PSD2 sta dando nuova spinta al mercato dei pagamenti digitali, dove si vede una proliferazione di attori e lo sviluppo di nuovi strumenti per gestirli. Poste Italiane nel 2018 ha dedicato il consueto hackaton all’innovazione tecnologica in tema di pagamenti mobili e digitali.

Numerose le compagnie telefoniche che approcciano il mondo dei pagamenti digitali, come ad esempio appunto Poste Mobile, Vodafone o Tim. Le stesse banche si muovono in ottica di pagamenti mobile e instant payment, sia mediante l’integrazione dei wallet tradizionali, sia con lo sviluppo di modalità di pagamento contactless via mobile come, ad esempio, Xme Pay di Intesa Sanpaolo.

Anche i supermercati, in collaborazione con banche o carte di credito, intervengono sul mondo dei pagamenti digitali e contactless, come Auchan Speedy di Auchan in collaborazione con Mastercard, che consente di fare acquisti in corsia al supermercato tramite app e di avere il pagamento immediato.

Il cashless è uno dei temi fondamentali per i pagamenti e anche comprare alla macchinetta diventa un pagamento digitale, grazie a soluzioni come Satispay o a Matipay, il portafoglio digitale ricaricabile tramite vending machine con carta di credito, digital wallet o anche contanti, che consente di acquistare servizi e prodotti come l’abbonamento a Netflix.

Satispay invece agisce tramite app, consentendo ai circa 550mila utenti di pagare in negozio tramite smartphone collegato direttamente al conto corrente.

Attori come Nexi stanno lavorando sul territorio italiano per rendere digitali e via mobile pagamenti fino ad oggi gestiti in contanti, tramite Smart POS che accetta tutti i metodi di pagamento dalle carte a banda magnetica, le contactless, Apple Pay, Samsung Pay e altri.

Ad agosto Google Home ha poi aperto alle banche, e Banca Sella in collaborazione con la startup Vidyasoft, ha reso possibile l’accesso al conto corrente tramite comandi vocali.

Rispetto alla nostra survey, le aziende di e-commerce italiane dichiarano che anche quest’anno la carta di credito è il mezzo di pagamento più diffuso (26%), seguita dai digital wallet (22%) e dal bonifico (21%). Di seguito il pagamento alla consegna (19%), il pagamento via mobile, che cresce considerevolmente (9%), altri per il 3%.

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